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RUGGERO BACONE E GUGLIELMO DI OCKHAM - Coggle Diagram
RUGGERO BACONE E GUGLIELMO DI OCKHAM
RUGGERO BACONE
Bacone si pone come obbiettivo la stesura di un'
ENCICLOPEDIA
generale delle
SCIENZE
che renda il sapere scientifico una valida introduzione razionale al cristianesimo.
La scienza è necessaria per confutare le eresie, confondere gli infedeli, smentire gli atei e rinnovare la religiosità dei credenti. E' però necessario abbandonare il principio dell'
auctoritas
.
Bacone dice che ogni verità raggiungibile dall'uomo è
figlia del tempo
, non sarà mai esauriente e definitiva. All'autorità bisogna sostituire il principio della
ESPERIENZA DIRETTA
.
Di fronte alla
experientia
deve cedere anche la
ratio
, non basta che una teoria sia costruita secondo logica, per essere ammessa deve essere anche verificata nella pratica.
Il programma enciclopedico di Bacone si fonda sulla constatazione della funzione unificante della
MATEMATICA
, che nella pratica scientifica si affianca sempre all'esperienza stabile.
Bacone distingue due tipi di ESPERIENZA: accanto a quella esterna esiste anche un'esperienza
INTERNA
che si identifica con
l'illuminazione **divina
. I fondamentali criteri conoscitivi, i principi primi, le intuizioni fondamentali della matematica e della geometria sono intuizioni mentali favorite dall'illuminazione divina.
L'esperienza diretta supportata dalla matematica permette lo sviluppo della
TECNOLOGIA
. Bacone ha un'idea dei vantacci materiali ottenibili attraverso un rinnovato metodo scientifico.
Bacone fu uno studioso di ottica e inventò gli occhiali da vista.
GUGLIELMO DI OCKHAM
Guglielmo è l'iniziatore della
VIA MODERNA
, cioè un modo di fare filosofia e teologia molto diverso dal passato.
Guglielmo è anche l'iniziatore dell'
EMPIRISMO
. Egli afferma che l'
auctoritas
non può sostituire l'
experientia
perchè solo su questa si basa la
scientia
.
Tutto ciò che va oltre i limiti dell'esperienza non può essere ne compreso ne dimostrato, ciò che non è verificabile empiricamente esiste solo come possibilità, ossia gode solo di una probabilità di esistenza non affermabile con sicurezza.
Tutto ciò che ha a che fare con Dio si allontana dal campo della scienza, quindi Dio non è più un termine essenziale del discorso filosofico.
La conoscenza è esente da errori quando si manifesta come intuizione, mentre può sbagliare quando il giudizio è riferito a cose passate. L'INTUIZIONE si manifesta nella sfera della percezione sensibile, senza la quale la mente non potrebbe formulare alcun giudizio sulle cose concrete.
Nella controversia sugli universali, Guglielmo sostiene il
NOMINALISMO RADICALE
.
Dato che la conoscenza non può superare l'orizzonte dell'individuale, è assurda qualunque ipotesi relativa alla realtà degli universali.
Guglielmo vede nell'universale un puro segno
CONVENZIONALE
, che accelera la comunicazione umana permettendo di considerare in un unico segno il riferimento a cose simili.
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