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La città che esclude: immigrazione e appropriazione spazio pubblico a…
La città che esclude: immigrazione e appropriazione spazio pubblico a Milano
parchi città Milano hanno polarizzato i conflitti urbani tra gruppi di immigrati (produzione immaginari razzisti ed escludenti).
in parchi pratiche sociali significative per ancorarsi e orientarsi in contesto estraneo e spesso ostile --> rendere meno distanti qui e luogo di origine (parte importante ridefinizione propria identità personale e collettiva)
spazio pubblico come estensione "casa" --> processi simbolici e materiali + relazioni sociali in spazio pubblico contribuisce a costruzione di un senso di casa in un unico luogo geografico.
Robert Ezra Park --> prospettiva analisi ispirata a darwinismo sociale: dinamiche urbane determinate dalla competizione per lo spazio ( città teorizza nicchie economiche dal centro alla periferia)
spazio in antropologia sia come
oggetto
(come gli individui percepiscono, organizzano e trasformano lo spazio) che
categoria
(spazio condizionato modo in cui l'antropologia ha cercato di rappresentare i propri oggetti di studio) di studio
spazio come risultato di pratiche culturali, relazionali e sociali (spazio prodotto di processi storici, sociali e politici) --> agli occhi del nativo, in conseguenza a fenomeni migratori, lo spazio sembra cambiare in modo radicale e repentino.
luogo diverso da spazio: spazio incrocio di entità in movimento. spazio come luogo praticato realizzato dal movimento di un soggetto
uso differente da quello socialmente conforme e unanimamente accettato dello spazio pubblico crea fastidio, scandalo o paura
per i migranti appropriazione spazio pubblico come addomesticamento della città (spazio urbano e privato parte integrante del processo di soggettivazione --< accorciare distanza da qui a luogo di origine definendo nuova identità )
molti luoghi socialità potrebbero essere indagati:
comunità religiose
importantissime per aggregazione --> capaci di creare gruppi compatti e senso identitario,
associazioni sportive
,
locali pubblici
..
spazio pubblico: primo luogo che i migranti devono affrontare x orientarsi in contesto nuovo spesso ostile --> poi maggiore intimità con spazio pubblico: no funzionale a sopravvivenza, ma opportunità per addomesticare la città.
parchi cittadini al centro del dibattito pubblico: in parchi milanesi alcune comunità trovano spazio libertà per esercitare pratica collettiva di ricostruzione di un differente privato
conflitti tra autoctoni e mutevole popolazione parchi spesso esasperati e amplificati strumentalmente da mezzi di comunicazione
Carmen mediatrice culturale di 35 anni: bisogno di comunità e vita condivisa stile di vita sudamericano --> parco spazio dove sfogare il proprio desiderio di socialità
Guido: parco come spazio di libertà e trasgressione (spazio per fare festa e divertirsi)
es. Parco Cassinis noto come parco delle rose. Ultimi anni parco Cassinis come "parco dei peruviani" noto per alcuni atti di violenza e risse. nel 2007 dopo una rissa parco sgomberato e dopo qualche mese è però tornato come prima
in questo parco si era ricostruito uno spazio sociale fatto di musica, cibo, giochi, birra, possibilità di passeggiare e di conoscere nuove persone --> spazio trasformato in una sorta di villaggio sospeso tra Italia e un altrove irreale
criminalizzazione immigrato terreno fertile nello spazio vuoto del parco dove diviene visibile, rumoroso e troppo festante
parco può essere pensato come eterotropia (luoghi che non necessitano di riferimenti geografici, sono luoghi dell'attraversamento e spazio di condensazione dell'esperienza). parco luogo dove si riproduce temporaneamente uno spazio altro.
nel parco il tempo viene vissuto in maniera differente. italiano che prova un senso di esclusione nel parco e un confine imposto dal migrante, esprime sensazione di esclusione a cui il migrante è spesso sottoposto in città