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L'educazione per tutti per tutta la vita Cap 3 Educazione permanente:…
L'educazione per tutti per tutta la vita Cap 3 Educazione permanente: significato e prospettive
l'istruzione e la conoscenza permettono a tutti di difendersi dalle oppressioni quotidiane
differenze in termini educativi
educazione degli adulti
atta a completare incrementare o approfondire la preparazione dell'adulto
formazione professionale
nasce dall'incrocio tra bisogni formativi espressi dalle aziende o dalla voglia di mantenersi aggiornati ai cambiamenti del mercato
educazione in età adulta
situazione in cui un adulto vuole rivedere la sua personale realtà senza l'intervento delle istituzioni
educazione permanente
è attenta a cogliere le esperienze educative nella vita dei singoli e della collettività
supera la fase sequenziale di scuola e poi lavoro
educazione come elemento che accompagna tutti gli anni di esistenza di ogni uomo senza badare alle certificazioni istituzionali
educazione al cambiamento, allo spirito critico, all'autonomia, alla creatività, alla piena realizzazione di tutte le potenzialità degli individui
educazione al cambiamento= capacità di far fronte in maniera autonoma e creativa al cambiamento
UNESCO
"Education Permanente"
Paul Lengrand: l'educazione permanente è un processo educativo che accompagna ogni individuo dalla nascita alla morte
ora tradotta in "Lifelong Education"
OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico)
parla invece di "Recurrent Education"
attività che ricorre per tutti per tutta la vita con riguardo ai vari bisogni e alle varie capacità
Contributo di Gelpi
contribuisce ad un dibattito teorico sull'argomento e fornisce alcune considerazioni pratiche per promuoverne l'operatività
in qualità di responsabile per il settore dell'Educazione Permanente dell'UNESCO compie molti viaggi nei paesi membri e partecipa direttamente alle esperienze educative comprendendo l'importanza che stanno assumendo
educazione permanente come filo conduttore di un processo di trasformazione del sistema educativo nelle sue componenti formali o non formali
l'educazione permanente è la riconquista di un concetto di educazione finora limitato dal punto di vista storico e formale
"i fatti formali, scolastici e universitari, sono estremamente importanti, ma EP vuol dire tutto l'insieme dell'esperienza educativa" (E. Gelpi, Educazione Permanente=Educazione, op.cit.p.56)
10 punti dell'intervento di Gelpi al convegno dell' IRRSAE/ER (Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica) Bologna 1986
spesso vi è contraddizione fra domanda educativa e offerta delle strutture formali: la struttura pubblica si deve adeguare per dare un servizio diversificato rispetto alle strutture produttive e amministrative
spesso l'impreparazione di gran parte della popolazione fa sì che i processi educativi non si innestino su effettive conoscenze reali (i formatori dovrebbero acquisire conoscenze dai discenti per poter creare un programma educativo formale adeguato)
L'educazione si trova a confrontarsi con popolazioni ad alto livello di istruzione altamente esposte ai mezzi di comunicazione di massa (attenzione ai rischi ma anche alle potenzialità)
nuove figure di formatori stanno emergendo grazie alla domanda educativa
L'EP riguarda tutti i paesi del mondo (anche terzo mondo)
"moltiplicazione delle possibilità educative lungo tutto il periodo della vita"
l'EP non è solo una questione teorica ma un fatto legislativo che implica politiche e atti legislativi nuovi
il processo educativo si può realizzare solo se la società impara a camminare su due "gambe": le strutture produttive e quelle di informazione
rapporto tra educazione e Stato
L'EP include in sè ogni forma specifica esperienza educativa dell'uomo
EP ed educazione degli adulti come "educazione a tutto campo"
secondo Gelpi l'educazione agli adulti inizia nel
XIX
sec contemporaneamente alla
rivoluzione industriale
; ha una forte evoluzione nel
XX sec
quando gli stati più avanzati si pongono il problema dell'
educazione obbligatoria
domanda popolare di EP
domanda difficile da accogliere: proviene dal basso e che con forza chiede allargamento all'istruzione per tutti
l'EP è in tutto il mondo e non necessariamente collegata all'istruzione
Gelpi vede le domande di EP come segue
sperimentazione e sviluppo di strutture educative capaci di costruire un punto di incontro fra educazione formale e non formale, educazione istituzionale e apprendimento autogestito
l'uso dello spazio per incoraggiare l'apprendimento autogestito
realizzazione di riforme educative
il coinvolgimento dei mass media che a basso costo, raggiungono la popolazione con programmi educativi
coinvolgimento della rappresentanza più ampia possibile di persone nella gestione dei sistemi educativi
educazione continua dei formatori
la realizzazione individuale
la determinazione di schemi per la valutazione dell'acquisizione del sapere come attenzione allo sviluppo dell'individuo
Gelpi è influenzato dal pensiero di Lengrand
l'educazione tradizionale è diretta a soddisfare il bisogno di sicurezza
l'EP invece risponde al bisogno di scoprire dell'uomo
e va, almeno in parte, contro l'educazione tradizionale
educazione "a tutto campo" vuol dire parlare di una concezione di educazione capace di inglobare ogni aspetto della vita degli individui
fondata sull'incontro tra formazione generale e formazione professionale
l'educazione scientifica stimola creatività e curiosità e permette di migliorare la qualità della vira per ciò che riguarda ambiente, salute, lavoro e tempo libero
la formazione umanistica stimola gli individui a pensare
la formazione umanistica, scientifica e tecnica sono compresenti in un stesso processo educativo
come Antonio gramsci, Gelpi propone un ideale formativo finalizzato al compimento di un uomo completo che abbia sviluppato armoniosamente tutte le sue facoltà intellettuali, pratiche e scientifiche
Costruire un'alternativa pedagogica: una "scuola senza cattedra"
nel 1969 Gelpi scrive "Scuola senza cattedra"
la scuola ha le potenzialità per essere uno dei fattori promotori di un vero cambiamento sociale volto al superamento di ogni forma di discriminazione e alla promozione dell'equità delle occasioni educative
perciò è giusto ridarle il suo significato politico
l'atto educativo è fecondo se è da tutti condiviso
alternativa pedagogica secondo Gelpi
modelli reali per non avere sprechi nell'attività educativa
ambiente idoneo in aggiunta alla scuola che non deve essere lasciata sola
la struttura della scuola deve essere flessibile e sperimentale per permettere continui rinnovamenti
scuola nuova significa anche lavoro politico proponendo una cultura autonoma
partecipazione di tutti (non solo di coloro che posseggono già un bagaglio culturale)
rapporto stretto tra scuola e comunità in cui vigono democrazia, critica e dialettica
chi educa deve conoscere le condizioni di vita della comunità per basare i suoi insegnamenti sulle concrete situazioni che i discenti vivono
l'intera società deve partecipare l rinnovamento scolastico (autonomia+ reale presenza popolare sono il giusto equilibrio nella gestione di una scuola nuova)
eliminare la suddivisione per classi che impone gli stessi ritmi a persone che hanno bisogni diversi
l'autorità deve essere autentica perciò quella che si pone come strumento di crescita e di libertà (non di repressione)
partecipazione dei genitori alla vita educativa dei figli
i contenuti e il metodo educativo andrebbero discussi con alunni e genitori ad inizio anno scolastico
l'educatore deve essere formato in più direzioni e aggiornato anche sulle discipline dei colleghi
rapporto collaborativo e comunicativo con gli studenti
collegamento fra studenti e realtà lavorative
una delle finalità del processo educativo è l'acquisizione di un metodo di studio e di lavoro
mezzi e metodologie da acquisire
lavoro di gruppo per realizzare una scuola democratica
fare ricerca per conformarsi al metodo scientifico
insegnamento individualizzato per ogni allievo
il percorso formativo deve essere graduale e comprendere rinforzi positivi(come sperimentato da Skinner (1904/40))
la valutazione come verifca del raggiungimento degli obiettivi prefissati e come autovalutazione dell'insegnante
test: a volte poco democratici ma utili per mettere in luce le capacità degli alunni
rapporto tra scuola e tempo libero
proporre il tempo libero come occasione di apprendimento
conoscere l'alunno in un contesto di tempo libero aiuta l'insegnante alla conoscenza dello stesso
relazione tra educazione scolastica, orientamento e formazione lavorativa
la formazione sul lavoro è importante e non può essere ridotta a mero addestramento