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UNITÀ DI APPRENDIMENTO 5 - I CONTRATTI TIPICI - Coggle Diagram
UNITÀ DI APPRENDIMENTO 5 - I CONTRATTI TIPICI
Il contratto d'opera
Il contratto d'opera è un contratto tipico in cui una persona, detta prestatore d'opera, compie un lavoro o un servizio nei confronti del committente. In questa categoria di contratti rientrano tute le opere compiute dai liberi professionisti.
Caratteristiche del contratto:
Il committente deve controllare che il prestatore d'opera esegui la prestazione a regola d'arte. Nel caso in cui non avvenisse ciò, il committente può stabilire un termine entro il quale il prestatore d'opera dovrà eseguire la prestazione, pena il diritto di recesso da parte del committente e il risarcimento del danno creato dalla controparte.
Si differenzia sia dal mandato che dal contratto di lavoro subordinato in quanto:
Nel lavoro subordinato il lavoratore deve stare alle dipendenze del datore di lavoro e quindi ha poca autonomia e possibilità di scelta; nel contratto d'opera invece il lavoratore è del tutto autonomo e può compiere tutte le decisioni: quali materiali usare, come organizzare il lavoro, come investire il profitto etc...
Nel mandato l'oggetto del contratto era la conclusione di atti giuridici, mentre il contratto d'opera riguarda lo svolgimento di atti materiali o prestazione intellettive.
Si può stipulare anche verbalmente, quindi non è vincolante la forma scritta.
Il mandato
Il mandato è un contratto tipico con cui una parte, detta mandatario, si obbliga a compiere uno o più atti giuridici in nome e per conto di un'altra (mandante). Esso può essere:
Generale, se il mandatario può compiere una serie indeterminata di atti.
Senza rappresentanza, ossia che il mandatario prima compie l'atto in nome e per conto proprio e successivamente trasferirà i diritti acquisiti al mandante.
Speciale, se invece riguarda il compimento di uno o più atti specifici.
Con rappresentanza, se il mandatario potrà spendere il nome del mandante per la conclusione dell'atto. L'atto che concede la possibilità al mandatario di usare il nome del mandante è detto procura.
Gli obblighi del mandatario e del mandante
Il mandatario deve:
Rendere conto del proprio operato al mandante.
Trasferire i diritti acquisiti al mandante, in caso di mandato senza rappresentanza.
Eseguire la prestazione con la diligenza media del buon padre di famiglia.
Il mandante deve:
Far avere al mandatario i mezzi necessari per il compimento del contratto
Rimborsare il mandatario delle spese sostenute e pagargli il compenso, salvo nel caso di mandato gratuito.
La fideiussione
La fideiussione è un contratto con cui un terzo soggetto, fideiussore, si obbliga personalmente verso il creditore per garantire l'adempimento del debitore. Da questa definizione di evince che il contratto sarà valido anche se il debitore non fosse a conoscenza della fideiussione.
La caratteristica principale della fideiussione è l'accessorietà, ossia che essa è legata ad un obbligazione principale, senza la quale non avrebbe ragione di esistere.
Quando la fideiussione viene stipulata, i due contraenti possono apporre o omettere il cosiddetto beneficio di escussione.
Il beneficio di escussione consente al fideiussore, in caso venga chiamato a giudizio, di difendere i suoi beni e di costringere il creditore s rivalersi prima sui beni del debitore principale, poi, in caso di esecuzione infruttuosa, anche sui suoi.
La donazione
La donazione è un contratto a titolo gratuito nel quale una parte, detta donante, arricchisce l'altra, detta donatario, disponendo a favore di essa un diritto o assumendo verso essa un'obbligazione.
Per essere valida, la donazione deve avere particolari caratteristiche:
La forma è scritta, per atto pubblico con due testimoni, pena la nullità.
Per effettuare validamente una donazione occorre avere la piena capacità d'agire. Sono quindi esclusi:
I minorenni, neanche per mezzo dei genitori
Gli interdetti, neanche per mezzo del tutore
Gli inabilitati e gli emancipati, neanche per mezzo del curatore
Chi dona deve essere consapevole che accrescerà il patrimonio del donatario per pura generosità e non perché legato ad un vincolo giuridico. É il cosiddetto spirito di liberalità.
Ci deve essere una corrispondenza tra la diminuzione del patrimonio del donante e l'aumento di quello del donatario.
La donazione deve essere accettata. L'accettazione può avvenire in due modi:
Contenuta in un atto pubblico posteriore.
In modo contestuale, ossia contenuta nell'atto di donazione.
Il contratto di donazione può essere revocato, in due specifici casi:
Per ingratitudine, ovverosia nel caso in cui il donatario abbia tenuto nei confronti del donante gravi comportamenti, quali omicidio consumato o tentato, ingiuria grave, la calunnia.
Per sopravvenienza dei figli, cioè nel caso in cui il donatario abbia avuto un figlio o ne abbia riconosciuto dopo l'atto di donazione.
Oltre a quella "classica", esistono due tipi particolari di donazione:
La donazione modale, nella quale nel contratto viene apposto un onere, ossia una certa prestazione che il donatario deve compiere se accetta la donazione.
La donazione indiretta, che viene più facile da spiegare con un esempio:
Carlo vuole acquistare da Matteo un quadro da donare al figlio Luca. Per evitare sia il passaggio di proprietà da Carlo a Matteo sia il contratto di donazione, Luca può acquistare direttamente il quadro da Matteo e Carlo pagherà il prezzo a Matteo.