Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
RELIGIONE E CULTO DEI MORTI SECONDO GLI ETRUSCHI - Coggle Diagram
RELIGIONE E CULTO DEI MORTI SECONDO GLI ETRUSCHI
Il Pantheon etrusco era dominato da una triade di derivazione greca (che verrà assunta anche dai romani)
Composta da Tinia (padrone del folclore, rappresenta il greco zeus), Uni (moglie, rappresenta la greca era) e Menerva (dea della ssapienza, rappresenta la greca atena).
Per gli etruschi la concezione della vita e del destino dell'uomo era differente, il rapporto con il divino è caratterizzato da u profondo pessimismo
il mondo dell'oltretomba a partire dalla fine del VI secolo era dominato da demoniche tormentavano i defunti
Gli etruschi diedero molta importanza alla divinazione degli dei per capire il loro volere, studiavano i cambi atmosferici, i diversi modi di volo degli uccelli soprattutto si applicarono allo studio delle viscere (particolarmente a quello del fegato)
Per ogni tecnica ci si rivolgeva a un diverso specialista, ogni sacerdote aveva un nome e un modo di vestirsi diverso
Gli aruspici erano specializzati nella lettura delle viscere animali
Gli auguri dovevano individuare in quale settore si manifestava il messaggio divino e quindi la sua natura propizia o nefasta
Il fegato era un organo molto importante era considerato la sede della vita e una piccola rappresentazione dell'universo
IL FEGATO DI PIACENZA, chiamato così per il luogo di ritrovamento, è un modello di in bronzo di un fegato di agnello: la cui superficie è divisa in 44 zone, che rappresentano la suddivisione celeste; ciascuna zona è contraddistinta dal nome della divinità, costituisce una sorta di mappa per gli aruspici(sacerdoti che praticavano l'aruspicina, l'arte divinatoria che consisteva nell'esaminare le viscere)
Occorreva esaminare il fegato attentamente per osservare quali segni particolari erano presenti, associarli alla divinità corrispondente a quella parte dell'organo e infine dedurre un presagio favorevole o sfavorevole
L'abilità degli etruschi nella divinazione era famosa in tutto il mondo antico, tanto che i romani la definirono arte etrusca
in origine gli etruschi adottarono l'incinerazione (deponevano le ceneri dei defunti in vasi di terra cotta, i canopi), passarono poi all'inumazione (i copri adagiati in sarcofagi di marmo o terracotta, erano deposti in tombe sotterranee dette tombe a tumulo
sono state ritrovate moltissime necropoli tra Lazio e Toscana, tra le più grandi e ricche ricordiamo quella di Tarquinia
LE TOMBE DI TARQUINIA
Generalmente le tombe al loro interno erano decorate con degli affreschi che raffiguravano scene di vita e custodivano
al loro interno sontuosi corredi funerari, costituiti da oggetti cari al defunto
Tarquinia fu uno dei maggiori centri etruschi a partire dal IX secolo, nell'area sepolcrale sono state rinvenute circa 150 tombe dipinte il cui periodo risale fra la metà del VI secolo e la metà del V. Le pareti sono tutte affrescate tutti i soggetti riproducono scene di vita reale come :
NELLA TOMBA DEGLI AUGURI: dove si vedono scene che rappresentano varie gare ginniche in onore del defunto, vicino all'entrata due personaggio sono raffigurati nell'atto di invocare qualcuno (forse il defunto);
NELLA TOMBA DELLA CACCIA E DELLA PESCA : si trova un grande affresco raffigurante una scena marina;
NELLA TOMBA DEL BARONE: dove sulla pareti è raffigurato l'estremo saluto al defunto da parte dei membri della famiglia, alcuni a piedi e altri sul cavallo;
NELLA TOMBA DEI LEOPARDI: dove il tema è il banchetto