Quando l’opera fu esposta al Salon del 1831, creò scandalo fra i critici che la ritennero sovversiva, “brutta, ignobile, plebea”, vedendovi un’esaltazione dei rifiuti della società”. Delacroix fu rimproverato in particolare per l’eccesso realismo con cui aveva trattato il tema del nudo, ritraendo persino la peluria delle ascelle della donna. In realtà nell’opera i dettagli reali sono intimamente mescolati con elementi tratti dall’iconografia classica