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Gli aggregati a valori concatenati - Coggle Diagram
Gli aggregati a valori concatenati
Gli aggregati a valori concatenati nella contabilità nazionale
Fino al 2005 Istat pubblicava le serie degli aggregati dei conti nazionali a prezzi correnti e a prezzi costanti (base 1995). Dal 2005 pubblica le serie a prezzi correnti, a prezzi dell’anno precedente e a valori concatenati (attualmente anno di riferimento 2015)
Le serie storiche in termini reali non sono più espresse ai prezzi di un anno base ma sono derivate mediante la composizione di indici di volume ai prezzi medi dell’anno precedente
Vantaggi
viene minimizzato l’effetto sostituzione tra i prodotti
l’ipotesi della costanza dei pesi diventa accettabile in un arco temporale di un anno
si evitano le operazioni e i problemi dovuti al cambiamento di base quinquennale
l’aggiornamento annuale dei pesi garantisce una maggiore attinenza con le dinamiche reali dei fenomeni economici
i tassi di crescita sono indipendenti dalla scelta dell’anno base
Svantaggio
Il principale è che la serie in valori ottenuta con il concatenamento
non soddisfa la proprietà dell’additività
(vedi serie del valore aggiunto a prezzi correnti, a prezzi dell’anno precedente e a valori concatenati)
Altri svantaggi sono legati alle maggiori difficoltà di calcolo per gli istituti di statistica e al fatto che non sia possibile concatenare serie con valori negativi
Calcolo aggregati a valori concatenati
Dato un generico aggregato a prezzi correnti Yt tale aggregato può essere visto come la sommatoria(slide)
per deflazionarlo si usa un indice dei prezzi a base mobile di tipo Paasche(slide)
Quindi il rapporto tra le due quantità fornisce una misura dell’aggregato al tempo t espressa ai prezzi dell’anno t-1(slide)
La corrispondente variazione di volume può essere ottenuta rapportando tale misura alla stima a prezzi correnti dell’anno t −1, Yt−1(slide)
questa corrisponde ad un indice delle quantità di Laspeyres dell’anno t rispetto all’anno t −1
Generalizzando
, in ciascun anno si ottengono stime ai prezzi dell’anno precedente t−1Yt attraverso l’applicazione di opportuni deflatori alle misure a prezzi correnti Yt
La successione di stime(slide) definisce la serie storica dell’aggregato ai prezzi dell’anno precedente.
E’ bene puntualizzare che questa serie non può essere utilizzata per l’analisi economica. Infatti, i confronti intertemporali fra gli elementi di questa serie non hanno alcun significato poiché le varie stime presentano prezzi e quantità riferite a periodi mai coincidenti e quindi le dinamiche che derivano non possono essere attribuite ad una sola delle due componenti
Le valutazioni in termini reali si compiono invece attraverso le
serie concatenate.
La serie dei volumi concatenati bYt in termini monetari con anno di riferimento b si ottiene attraverso semplici passaggi algebrici a partire dalla serie ai prezzi correnti Yt e dalla serie ai prezzi dell’anno precedente t−1Yt
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Anno di riferimento vs anno base
In una serie concatenata, la scelta dell’anno di riferimento non ha alcun effetto nella valutazione delle dinamiche reali di un aggregato. Infatti, le variazioni di volume implicite nelle serie concatenate non subiscono modifiche in base all’anno selezionato
L’anno di riferimento rappresenta solamente un termine di confronto per tutti gli elementi della serie concatenata: è molto semplice cambiarlo!
In un sistema a base fissa, definire un anno base (1995, 2000, etc.) significa definire il sistema di ponderazione degli indici
I concetti di
anno base
e
anno di riferimento
sono quindi
profondamente diversi
: con il primo si indica il sistema di ponderazione utilizzato per derivare misure a prezzi costanti, con il secondo un semplice riferimento temporale per le serie concatenate