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lezione 11 pt2. e 12 pt1 : processi di definizione costruiti attraverso le…
lezione 11 pt2. e 12 pt1 : processi di definizione costruiti attraverso le teorie economiche
samuelson (analisi critica degli studi di ricardo)
nel commercio internazionale c'è un rischio per il paese "ricco" che stipula un accordo commerciale con un paese più "povero"
esempio
Stati Uniti (ricco) e Cina (povero)
USA importa dalla cina prodotti a
basso costo di produzione
per samuel. non è un bene
i beni importati dalla cina possono non essere sufficienti per produrre un guadagno netto per l'economia statunitense
se l'effetto dinamico del libero commercio con la cina è quello di diminuire i salari reali negli USA
poter acquistare prodotti scontati grazie al commercio internazionale
non vuol dire che attraverso questo si riesca a bilanciare la perdita a livello dei salari negli USA
i prezzi più bassi negli USA non fanno guadagnare a livello economico perchè questo commercio internazionale porta ad un calo dei salari
aumenta il rischio del trasferimento all'estero dei servizi che secondo la tradizione non erano trasferibili
rischio riduzione dei salari
e che il lavoratore si sposti nelle aree in cui i salari siano pagati di più
porta quindi all'impoverimento del paese ricco
inizialmente è un beneficio per il ricco ma gli andamenti prospettici portano a consolidare capacità produttive e porta ad un progressivo depauperamento della ricchezza generata all'interno del paese ricco
NON E' UNA TEORIA
teoria di Heckscher-Ohlin
punti in comune con ricardo e smith
il commercio internazionale è stimolato
dal fatto che i paesi che si confrontano hanno diversità
il paese cerca di complementare quella
scarsezza in negativo dall'altro paese
logica dello scambio
i paesi commerciano proprio perchè avvertono delle differenze tra loro
la diversità, per ric. e smith, riguarda la tecnologia (sviluppo tecnologico)
ma per H-O risiede nella dotazione (disponibilità, la quantità) di fattori di produzione:
dotazione dei fattori della produzione
(lavoro, terra e capitale)
un paese è più ricco di capitale, un altro di terra ecc ecc
può rappresentare una diversa
intensità di costo
il paese dovrà concentrare la propria produzione su quei prodotti che richiedono maggiore quantità di quei fattori che sono maggiormente disponibili in quel paese
si parla di
intensità fattoriale
che misura la richiesta di questi fattori per una determinata produzione
più un fattore è abbondante più basso è il suo costo
esporterà quei beni che utilizzano più intensamente il fattore della produzione localmente abbondante
importerà i beni nella cui produzione è più intensivo l'uso dei fattori della produzione che sono localmente scarsi
(sono due economisti svedesi)
critica di questa teoria dell'
economista
Wassily Leontief
Gli Stati Uniti avrebbero dovuto quindi specializzarsi nell'esportazione di prodotti ad
alto contenuto di capitale
e basso contenuto di lavoro disponendo in abbondanza del primo fattore; al contrario, le importazioni avrebbero dovuto privilegiare i prodotti ad alto contenuto di lavoro
risultò invece che gli USA usavano meno le esportazioni rispetto alle importazioni
importano oltretutto troppo rispetto alla richiesta
paradossale (
paradosso di Leontief
)
critica fatta usando i dati presi negli stati uniti
considerò le importazioni degli USA
con gli stessi parametri delle esportazioni
non poteva conoscere le dotazioni fattoriali dei paesi da cui importavano gli USA
quindi ha fatto calcoli non completamente veritieri
ricardo
va associata la valutazione della differenza della competenza tecnologica per produrre determinati beni rispetto ad altri
proposero una nuova spiegazione per il vantaggio comparato
teoria del ciclo di vita del prodotto (di Raymond Vernon)
considera le fasi di vita di un prodotto
con i riflessi di integrazione produttiva che possono riguardare paesi diversi
analisi empirica
nel periodo di valutazione, la produzione, massivamente, risultava proveniente dagli USA
considerò quindi che gli USA fossero i produttori di quei prodotti e che poi gli USA li mettevano in commercio
non considerando che non è sempre dovuto che un prodotto commercializzato da un paese debba essere necessariamente realizzato in quel paese
considerò invece quei prodotti creati nelle aziende statunitensi considerando che sarebbe stato meglio che la produzione avvenisse in prossimità al mercato di vendita perchè i prodotti specifici potevano manifestare
rischio di immettere prodotti particolarmente
nuovi o innovativi
rischio di non realizzare un'assorbenza nei mercati restanti(?)
considera anche il comportamento della domanda per alcune tipologie di prodotti
spesso non è influenzata dai fattori di prezzo
ci sono quindi alcuni prodotti per cui la domanda è influenzata da altro tipo di valutazione
perciò le imprese non devono stare attente al
prezzo (ridurre costi o mantenere basso il prezzo)
sono più orientati alla produzione e alle caratteristiche del prodotto (ci si concentra sulla funzionalità del prodotto)
questo porta a sostenere dei costi più elevati e cercare di vendere il prodotto a prezzi più alti
nella fase di lancio
(prima fase) di un
prodotto nel mercato interno
la domanda "raffinata" tende a crescere
in maniera progressiva e non cresce negli altri paesi
inizia a manifestarsi una domanda (molto contenuta, modesta) anche negli altri paesi di un prodotto simile
non è quindi ideale (nella fase di lancio di un prodotto) lanciarlo anche in altri paesi
nei paesi esteri cresce di molto
la domanda
i paesi quindi decidono di soddisfare la domanda interna producendo internamente un prodotto simile
se c'è più domanda il produttore produce di più
non essendo più un prodotto di nicchia
si inizia a guardare di più ai prezzi
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(seconda fase)
gli USA iniziano ad esportare nei paesi meno industrializzati
l'andamento sistemico bidirezionale
(terza fase)
maturità del prodotto
le vendite sul mercato interno si stabilizzano e le dimensioni dei mercati esteri continuano a crescere
I costi diventano di primaria importanza e cresce l’intensità capitalistica dei processi produttivi
i processi imitativi si rafforzano anche nei Paesi esteri
ha una sua validità sopratutto nella fase iniziale ma con l'aggiunta di altri fattori , nel lungo periodo, per effetto della globalizzazione questa teoria non mantiene gli stessi caratteri vincenti
i flussi commerciali sono influenzati dal luogo ove un nuovo prodotto è introdotto
teoria Krugman (del commercio internazionale)
il commercio internazionale
consente ad una nazione di
specializzarsi
nella produzione di alcuni beni
grazie a questa specializzazionele imprese
sfruttano
maggiormente le economie di scala
come si generano?
vengono influenzate da una serie di elementi
la
capacità di spalmare i costi fissi
su un largo numero di unità prodotte
possibilità da parte dei grandi produttori di
utilizzare lavoratori specializzati e attrezzature
più produttive
La locuzione economie di scala (economies of scale) è usata in economia per indicare la relazione esistente tra
aumento della scala di produzione
(di un'impresa, di un'unità produttiva o di un impianto) e
diminuzione del costo unitario
del prodotto
perchè grazie ad una
produzione implementare
riesco a diminuire i costi medi di produzione
riuscire a realizzare economie di scala può rappresentare un fattore di agevolazione nel processo internazionale
all'aumentare del volume di prodotto realizzato corrisponde una proporzionale riduzione del costo unitario di produzione
ossia del costo per realizzare un'unità aggiuntiva di prodotto
contributi
se non c'è commercio non potrebbe nemmeno esserci una decrescenza dei costi di produzione
nemmeno una
varietà di prodotti
disponibili che aumenta
cala il costo medio di produzione
stigmatizza come il commercio internazionale possa essere fruttifero e possa incrociare paesi a prescindere dal fatto che questi paesi abbiano
differenze nella dotazione, nei livelli di sviluppo e di maturità delle economie
il circolo è virtuoso ossia l'apertura commerciale può essere molto positiva per le economie di scala e anche l'oggetto di caduta, di ricollocamento sul mercato
consentendo una migliore
soddisfazione della domanda e dei consumi
circoscrive l'utilità di processi orientati alla produzione di
beni simili
nel commercio internazionale
all'interno delle economie di scala
il commercio internazionale
di certi prodotti
può essere dominato solo dai paesi
che hanno iniziato
per primi la produzione
vantaggio della
prima mossa
il governo perciò potrebbe avere
un ruolo molto importante
attraverso interventi positivi (sussidi), il governo potrebbe incrementare la probabilità che le proprie imprese diventino prime entranti in un settore
però bisogna stare attenti all'uso troppo disinvolto di interventi governativi nell'economia
il paese può quindi acquistare quei
beni
che produce con
meno efficienza
da chi
li produce con più efficienza
ciò porta a
un aumento della varietà dei prodotti disponibili
una diminuzione dei costi dei prodotti disponibili
teoria di Porter del vantaggio competitivo nazionale
identifica le leve sulle quali bisognerebbe far peso perchè un paese possa sviluppare delle politiche economiche a livello globale
l'origine avviene su base,
studio empirico
considera un campione di imprese (100 impr.)
selezionato in base a determinate caratteristiche
di 10 paesi diversi
le teorie precedenti non danno
mai la visione totale
possono mostrare dei vantaggi ma c'è troppa diversità
quindi hanno fallito nel farci capire perchè lo sviluppo è sperequato da paese a paese
invece di guardare la dinamica
tra i paesi, come le teorie precedenti fanno
devo capire cosa deve avere un paese come
caratteristiche essenziali
per accedere con successo al mercato globale
fa una previsione diagnostica delle caratteristiche che possono essere ottimali e la cui assenza può costituire il fallimento dell'impresa
capisce che
un paese è condizionato e riesce a
sostenere il confronto competitivo
con altri paesi
solo se ha questi requisiti (e se sfruttati al meglio)
quattro categorie (detto anche
diamante di Porter
)
la dotazione dei fattori di produzione
considera in maniera diversa quella tradizionale
non basta avere forza lavoro (ossia solo guardando alla numerosità di popolazione)
quantità si è importante ma il solo numero può non bastare
quindi costituita da disponibilità del
fattore lavoro, terra e capitale
ma con un aggiunto
alto livello di specializzazione e di massimizzazione della loro qualità
divisione tra
fattori di base
fattori che sono presenti in un
determinato contesto (paese)
presenti a prescindere dall'artefazione dell'uomo
risorse naturali, clima,
geografia e demografia
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fattori avanzati
fattori che sono derivati
da quelli di base ma
è avvenuta una manipolazione,
potenziamento umano
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sono i più importanti a livello competitivo
perchè sono frutto dell'investimento da parte di individui, società e governi
considera anche il tempo di utilizzo dei fattori suddetti
condizioni della domanda interna
porta all'innovazione rapida e all'introduzione periodica di nuovi prodotti in modo da mantenere il vantaggio competitivo
soprattutto se i consumatori sono esigenti e sofisticati
le imprese sono più sensibili ai
bisogni dei consumatori più vicini
le sue caratteristiche sono molto imp per determinare le caratteristiche dei prodotti realizzati in loco
e per sviluppare l'innovazione e la qualità
presenza all'interno del paese di imprese che abbiano funzioni
di supporto
di facilizzazione, di integrazione rispetto alla produzione di determinati beni
partecipano attivamente all'innovazione, stimolando la crescita
strategia di impresa
le condizioni che regolano il modo in cui vengono
create, organizzate e gestite le imprese
e la concorrenza interna
, la quale svolge un ruolo determinante nel
guidare l’innovazione
,
stimolano il settore**
la sua teoria del diamante
è autoreferenziale
Il diamante si auto-rinforza
le quattro caratteristiche si influenzano vicendevolmente
ci sono due variabili di contesto
azione della politica economica,
azione del governo
che può influenzare tutti e quattro i fattori suddetti
può favorire la domanda e le imprese, incoraggiandole ad aumentare le loro prestazioni, con conseguente beneficio economico interno e una maggiore esportazione
il caso
un insieme di fattori di contesto esterni incontrollabili dalle singole aziende che provocano il successo o il decadimento del settore
ossia le minacce o opportunità
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pag 172
pag 179
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