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EVOLUZIONE E CLASSIFICAZIONE - Coggle Diagram
EVOLUZIONE E CLASSIFICAZIONE
L'INIZIO DELL'EVOLUZIONISMO SCIENTIFICO: LAMARCK
La teoria di Lamarck si basa su due principi fondamentali:
Il principio dell'uso e del non uso degli organi.
Il principio dell'ereditabilità dei caratteri acquisiti
LA DIVERSITÀ DEI VIVENTI E L'IDEA DI EVOLUZIONE
Oggi si conoscono, tra batteri, funghi, piante e animali, quasi 2 milioni di specie di cui quasi un milione e mezzo circa sono animali. Linneo a metà del settecento pubblicò un testo ufficiali dove vi erano elencate 4376 specie di animali, dall'uomo all'ameba.
Ogni anno si scoprono più di diecimila specie nuove di animali, si ha ragione di pensare che i 2 milioni di specie conosciute non siano che un millesimo di quelle che sono vissute finora sulla Terra.
Un secondo aspetto da considerare, ogni specie è diversa da tutte le altre ma, allo stesso tempo, assomiglia a qualcun'altra. Le specie si presentano sempre raggruppate in insiemi, dalla teoria di evoluzione.
EVOLUZIONE: significa svolgere, srotolare, dispiegare, nel linguaggio scientifico vuol dire derivato, cambiato, modificato. Insomma significa derivato con modificazione.
LA TEORIA DELL'EVOLUZIONE DI DARWIN
Charles Darwin osservava attentamente e dettagliatamente i fenomeni naturali e, in particolare delle strutture e del comportamento degli esseri viventi.
L'idea che impercettibili trasformazioni della crosta terrestre possano provocare nel tempo cambiamenti enormi fu decisiva per Darwin, egli capì che anche le più piccole modificazioni degli esseri viventi, sommate nel tempo, potevano portare a cambiamenti radicali, come la formazione di nuove specie a partire da specie preesistenti.
I fossili raccolti in argentina con organismi attuali, era il caso del gliptodonte, assomigliava all'armadillo(che vive attualmente in Sudamerica). Le osservazioni compiute nell'arcipelago delle Galàpagos, formato da numerose isole vulcaniche popolate da animali come tartarughe, iguane e fringuelli.
Dalla selezione artificiale alla selezione naturale: quando Darwin ritornò in gran Bretagna, nel 1836, si dedicò all'interpretazione dei suoi appunti.
Selezione artificiale: ottenuta per intervento dell'uomo.
Selezione naturale: favorisce caratteri via via diversi e così gli esseri viventi si trasformano lentamente, di generazione in generazione, in questo modo si originano nuove specie.
La lotta per l'esistenza: l'economista Thomas Malthus sosteneva che nella popolazione umana è insita la tendenza a moltiplicarsi in modo tendenzialmente illimitato. Lotta per l'esistenza, in cui molti di essi socombono.
Alcune considerazioni: Darwin ipotizzò il meccanismo biologico della selezione naturale, ma non fu in grado, in particolare di spiegare come avvenisse la trasmissione ereditaria dei caratteri. I risultati di Gregor Mendel, fornivano le chiavi per comprendere come vengono trasmessi i caratteri ereditari.
LE IDEE SULL'ORIGINE DEI VIVENTI DALL'ANTICHITÀ A LAMARCK
Aristotele: sostiene che la natura passa gradatamente dagli esseri inanimati a quelli animati.
Lucrezio Caro: scrisse un libro: improntato a concezioni evoluzionistiche.
Il greco Anassimandro: sostiene che gli esseri umani siano simili agli squali.
Sant'Agostino: sostiene l'esistenza di processi evolutivi.
Le concezioni dominanti erano il finissimo(le forme viventi non cambiano nel tempo, sono "fisse")
Il finissimo: si fonda sulla convinzione che la forma e la struttura delle varie specie non cambino nel corso delle generazioni, ogni specie rimane fissa e immutabile nel tempo.
Il creazionismo: si basa sul concetto biblico di creazione dal nulla, deriva dall'atto creativo di Dio. Il creazionismo evoluzionistico è la capacità di trasformarsi, secondo un progetto insito materia.
Agli inizi del diciottesimo secolo pochi scienziati dubitavano che il nostro pianeta potesse avere più di 6000 anni, valori che venivano ricavati dalle indicazioni della Bibbia.
Questi fatti indussero il naturalista francese Georges-Louis Buffon ad avanzare l'ipotesi che in origine fosse stato creato un numero limitato di specie, da cui sarebbero derivate le specie attuali per effetto di processi naturali: comincia ad affacciarsi il concetto di modificazione nel tempo, cioè di evoluzione.
LE PROVE DELL'EVOLUZIONE
I processi evolutivi hanno lasciato tracce in tutti gli esseri viventi. Quando l'evoluzione era un fatto non ancora accettato da tutti, queste tracce erano presentate come prove dell'evoluzione, ancora oggi, se vogliamo possiamo considerarle come prove, anche se il loro interesse va oltre questo fatto.