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LE GUERRE PERSIANE
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LE GUERRE PERSIANE
Nonostante l'opera di pace avviata dai persiani, la loro occupazione di molte terre non era gradita a molti, in particolare ai greci, che erano molto gelosi
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Nel 522 a.C., Dario non continuò le conquiste e si concentrò sull' organizzazione dell'impero
Dario divise l'impero in 20 province, chiamate Satrapie perché erano governate da un funzionario che veniva chiamato Satrapo
I Satrapi erano raramente dei funzionari Persiani, di solito erano personaggi famosi del luogo oppure i Re dei paesi conquistati
Avevano molta autonomia nel governare, ma a sorpresa venivano a controllare dei messaggeri reali, chiamati Orecchie del Re, per prevenire qualsiasi forma di tradimento o di malgoverno
I sudditi dovevano, obbligatoriamente, avere una lingua comune, Dario scelse l'aramaico
Ciro, chiamato Re dei Re si presentò come un uomo gentile che non distruggeva mai le zone conquistate e rispettava i culti
Cambise, figlio di Ciro, continuò l'opera d'espansione del padre, conquistando l'Egitto e Cipro, completando l'intera espansione dell'impero persiano
Nel 499 a.C., la città greca di Mileto si ribellò aiutata anche da alcune navi da guerra mandate da Atene
Dario non si limitò a fermare questa rivolta in Asia, ma pensò di punire anche Atene perché aveva aiutato Mileto.
Così Dario conquistò Mileto e uccise tutti i suoi abitanti oppure li rese schiavi
La punizione verso Atene venne chiamata "Prima Guerra Persiana", iniziò nel 490 a.C., durò un anno e si concluse con la battaglia di maratona
I Persiani sbarcarono a Maratona mentre gli ateniesi mandarono a Sparta un'ambasciatore che chiese, a nome di Atene, di correre in aiuto di Atene
L'ateniese Milziade marciò verso maratona, i due eserciti si scontrarono per alcuni giorni, finchè, ad un tratto, Milziade diede avvio all'attacco, costringendo i persiani ad una ritirata
I persiani avanzarono verso Atene, con l'intenzione di distruggerla ma, sempre lo stesso ambasciatore, avvisò gli ateniesi della vittoria ma del pericolo che stavano per correre
Gli spartani che arrivarono troppo tardi, videro i corpi morenti a terra dei persiani e dopo essersi complimentati con gli ateniesi, tornarono indietro
Dario non avrebbe mai accettato una sconfitta così vergognosa e Atene sapeva che sarebbero venuti a vendicarsi perciò si prepararono per una, probabile, nuova guerra
A Dario gli successe il figlio Serse che iniziò subito a preparare la spedizione verso Atene con l'intento di sottomettere l'intera Grecia per vendicare il nome di suo padre
La strategia di Serse prevedeva una spedizione colossale, l'esercito avrebbe attraversato lo stretto dei Dardanelli che divide l'Asia dall'Europa
Per fare ciò, creò un vero e proprio ponte di barche di legno, dove queste barche erano disposte l'una affianco all'altra dove l'esercito poteva passare sopra per attraversare questo stretto
Gli eserciti che si allearono con Sparta e Atene, giurarono fedeltà e di non tradirsi fino alla fine della guerra
Gli ateniesi decisero di sbarrare la strada all'esercito nemico, era il 480 a.C. ed era appena iniziata la 2 guerra persiana
Nel mese di Giugno, Serse attraversò il ponte di legno ed entrò nella parte nord della Grecia. Non trovò nessun ostacolo fin quando arrivò alle termopoli dove lo aspettava Leonida con i suoi 300 spartani
Un traditore rivelò a Serse che esisteva un sentiero dove poter prendere i greci alle spalle. Quando Leonida e i suoi spartani videro la manovra fuggirono e resistettero solo per 3 giorni solo gli spartiati di Leonida, morti durante il combattimento
I persiani erano ormai a pochi giorni di marcia da Atene, e così, Temistocle un'ateniese, consigliò di abbandonare la città per sconfiggere i persiani via mare
I persiani, arrivati ad Atene, appiccarono il fuoco, prima all'acropoli e poi in tutto il resto della città
I persiani si diedero all'inseguimento delle flotte ateniesi verso l'isola di Salamina, dove scattò la trappola , perchè gli ateniesi fecero un rapido dietro front puntando le rotte nemiche. Tra i persiani ci fu il caos; Serse decise di abbandonare la Grecia
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