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I moti del 1848 - Coggle Diagram
I moti del 1848
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FRANCIA
Monarchia Liberale di Luigi Filippo D'Orleans in crisi per le numerose proteste fatte dalle varie opposizioni e per gli scandali economici che ne minarono il prestigio davanti agli occhi dell'opinione pubblica
Monarchia Borghese accanto a quella finanziaria che portò alla produzione di una serie di provvedimenti antioperai
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GERMANIA
13 marzo 1848 moti di protesta a Vienna, protesta contro il coservatorismo del governo guidato dal principe klemens Von Metternich, condizioni lavorative e diffusione delle macchine industriali
Ferdinando I
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concesse l'istituzione della guardia nazionale, concesse la libertà di stampa e una carta costituzionale
pochi giorni dopo i moti a Vienna anche altre città di dominio asburgico e lingua non tedesca si agitarono per ottenere il riconoscimento dell'autonomia nazionale
Berlino 18 Marzo scoppia l'insurrezione, dove il sovrano Guglielmo IV promise delle elezioni a suffragio universale per l'elezione di un'assemblea costituente, dove inserì esponenti liberali e garantì la libertà di stampa
Liberali e Democratici richiedono la convocazione dell'assemblea nazionale tedesca. L'assemblea si riunì il 18 maggio 1848 a Francoforte, formata essenzialmente da persone di estrazione borghese quindi praticamente assenti operai, pochi artigiani e molti proprietari terrieri
maggioranza centro dx lib; centro snx lib e minoranza snx comunista che voleva togliere i privilegi a clero, esercito e burocrazia e instaurare una repubblica tedesca
Problematica nel definire i confini del nuovo stato: Grande Germania comprendeva l'Austria e prevedeva una leadership con l'imperatore d'Austria, mentre la piccola Germania tagliava fuori i domini dell'Austria e prevedeva una leadership col re di Prussia
Lajos Kossuth penetrò a Budapest e dichiarò un Governo autonomo nel quale fece alcune scelte innovative e altre discutibili
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annessione dei territori della Croazia e della Transilvania imponendo la lingua Magiara come idioma ufficiale
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