Una particolare posizione occupano quei fenomeni di sonorizzazione ambientale e "musicalizzazione" di spazi pubblici o destinati alla fruizione in condivisione, come bar, ristoranti, aeroporti, centri commerciali, piscine, spiagge, ecc.
In questo caso, è la specifica sensibilità individuale che può dar luogo a effetti di disturbo e annoyance, anche se l'esposizione passiva avviene con musiche di bassa intensità. La natura di questa esposizione all'ascolto non sarebbe di per sé classificabile come molesta, ma lo diventa in rapporto ai fattori intenzionali che entrano in gioco: un esempio è fornito dall'ascolto forzoso e involontario di musica di sottofondo, musica ambient, o di altro tipo, in particolare negli spazi della condivisione, come bar, ristoranti, negozi, centri commerciali, aeroporti, spiagge, piscine, palestre, ecc.
. Si parla, in questo caso, di "musica passiva" o "musica parassita".