Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
Vite - Coggle Diagram
Vite
-
Terreno: la vite predilige i terreni a medio impasto, e con buone caratteristiche chimico-fisico- biologiche
Terreni calcarei: i vini che si ottengono, hanno un buon grado zuccherino, ma hanno bassa acidità
Umiferi: consentono di ottenere elevate produzioni, ma di scarsa qualità
Terreni argillosi: conferiscono corpo, colore e vivacità al vino, ma fanno difficoltà a smaltire le acque, quindi possono formarsi marciumi radicali
Terreni sabbiosi: consentono una buona crescita della vite, e conferiscono leggerezza e profumo al vino
Potatura:si distingue in potatura di allevamento, e di accrescimento
Potatura di allevamento: vine eseguita per dare la forma alla pianta, nei primi anni dopo l'impianto
-
Potatura a Guyot: consiste nel lasciare un capo a frutto per la riproduzione e uno sperone per il rinnovo
-
Cicli della vite
-
Ciclo biennale di fruttificazione: in cui la pianta forma le gemme ibernanti che fruttificheranno l'anno successivo
Ciclo annuale: va dallo sviluppo delle gemme, alla caduta delle foglie
Lo sviluppo delle gemme, avviene quando le temperature sono superiori a 7-12°C
Si formano i germogli, la cui velocità di accrescimento, dipende da:
-
-
Citochinine: vengono prodotte dalle radici, e stimolano la produzione di auxine e gibberelline
-
Contemporaneamente avviene lo sviluppo del grappolo, che termina con la fioritura
Successivamente avviene l'impollinazione, che è incrociata, e che è anemofila
Poi avviene l'allegagione, cioè la trasformazione di fiori in frutto
Ad agosto, finiscono di svilupparsi i tralci, dando vita all'agostamento, cioè un fenomeno attraverso il quale, i tralci diventano più resistenti e iniziano ad accumulare le sostanze di riserva
Contemporaneamente avviene la maturazione dei frutti, che si manifesta con una serie di trasformazioni fisico.chimiche
- 2 more items...
Morfologia
Radici fascicolate se deriva da talee. fittonanti se deriva da seme. Parte apicale della radice formata da:
-
Zona pilifera di distensione cellulare: è la zona dove avviene il maggior assorbimento di acqua e sostanze nutritive
-
Fusto: detto ceppo, è eretto e può proseguire in obliquo o in orizzontale
Da questo partono i rami, che possono essere: di più anni, oppure di un anno (detti tralci), che portano i frutti.
I tralci sono costituiti dall'esterno verso l'interno da: corteccia, strato di legno, e midollo, che si interrompe in corrispondenza delle gemme, per lasciare spazio al diaframma, un tessuto ricco di sostanze di riserva
Sui rami ci sono le gemme, che sono miste e sono suddivise in:
Pronte: germogliano nello stesso anno in cui si formano, e possono dare vita a dei rami (detti femminelle), di solito improduttivi
Ibernanti: germogliano l'anno dopo la loro formazione, e sono disposte con la gemma principale a centro, e con le gemme secondarie ai lati
Latenti: germogliano qualche anno dopo la loro formazione, formano dei germogli poco produttivi
Sui rami ci sono le foglie, distiche e alterne, formate da picciolo e lamina palmato-lobata
Dalla parte opposta alle foglie, ci sono i cirri e i fiori
Cirri: strutture modificate della pianta, che le consentono di aggrapparsi, e di mantenere il fusto eretto
Fiori: riuniti in un'infiorescenza a grappolo, con forma e compattezza variabile
Fiori ermafroditi, con corona formata da 5 sepali, corolla formata da petali che sono riuniti all'apice per formare la caliptra. Androceo formato da 5 stami, gineceo formato da stigma formato da 4 ovuli, stilo corto e stigma allargato
Frutto: è una bacca formata da un pedicello, che la collega ai racimoli. E' costituita da:
Epicarpo: ricco di sostanze coloranti, tannini e aromi
Mesocarpo: formato da cellule di grandi dimensioni, e parete sottile. Al loro interno è contenuto il mosto
-
Gestione del suolo: si può eseguire con le lavorazioni del terreno, l'inerbimento e il disserbo
-
-
Avversità: Oidio, peronospora e fillossera. La fillossera è un insetto che appartiene ai rincoti, che attaccava le radici della vite europea, e le foglie della vite americana
I viticoltori europei, ricorsero all'innesto, usando il portainnesto della vite americana, e il nesto della vite europea
Il portainnesto non si adattava ai terreni europei, e quindi si ricorse agli incroci
Gli ibridi ottenuti inizialmente, non erano molto resistenti alla peronospora e producevano dei vini amari e con elevate quantità di metile, che è tossico
Vennero fatti nuovi incroci, che ottennero ottimi risultati, e da questi, si ricavarono i portainnesti, che vengono ancora oggi utilizzati
Impianto: si può eseguire in inverno, in primavera, o in inverno
Si sceglie la varietà, e l'ubicazione della pianta, e poi si eseguono le seguenti operazioni:
Livellamento, ripuntatura profonda, analisi del terreno e concimazione di fondo, aratura superficiale, affinamento del terreno, tracciamento e messa a dimora
La messa a dimora, può essere eseguita con:
Formazione della buca: è la soluzione più faticosa, e consente di impiantare solo 20-30 barbatelle,e consente di lasciare una buona parte della radice, e di compattare il terreno alla radice
Forcella: consente di impiantare 80-100 barbatelle all'ora, ma per farlo, bisogna tagliare parte della radice e il terreno deve essere soffice ma non troppo umido
-
Palificazione: viene eseguita dopo l'impianto, e serve per dare sostegno alla parte aerea. Le impalcature sono costituite da: pali, fili, e ancoraggi
Concimazione: è influenzata da vari fattori, come ad esempio: esigenze nutritive della pianta, e dotazione nutritiva del terreno
Azoto: influisce sulla vigoria della pianta, e sulla produzione
Fosforo: se carente, riduce l'accrescimento della parte aerea e dall'apparato radicale
Potassio: influenza il grado zuccherino dell'uva, migliora il profumo dei vini e aumenta la resistenza alle avversità della pianta. Se in eccesso riduce l'acidità del mosto e innalza il pH