Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
È UN DOVERE RIBELLARSI A UNO STATO DISUMANO. IL SACRIFICIO DI BARTALI PER…
È UN DOVERE RIBELLARSI A UNO STATO DISUMANO. IL SACRIFICIO DI BARTALI PER SALVARE 800 EBREI.
l'8 settembre 1943 la voce del generale Pietro Badoglio annuncia l'armistizio con gli alleati
"La guerra era finita"
i soldati non ascoltano le parole del generale(rispondere al fuoco) ma fanno le valige per tornare in patria
dopo circa 72 ore
le squadre tedesche arrivano a Piazza San Marco e prendono il comando della città
L'ITALIA SPROFONDA DI NUOVO NELL'INCUBO DELLA GUERRA
il nazismo prende il sopravvento
il Re e Badoglio fuggono dal paese
chiunque fosse in possesso di armi veniva fucilato
il 16 settembre chiunque fosse un ex membro della polizia fascista veniva convocato in caserma per riprendere il lavoro
chiunque proverà a scappare o "creare problemi " sarebbe morto
dicembre 1943: alcuni uomini della banda di Mario Carità crearono un blocco a Firenze.
agli ordini dei fascisti( repubblica di Salò) furono uccisi circa 7mila ebrei (deportati) che tentavano di fuggire o di salvarsi
Durante l'inverno i fascisti vedono passare un ciclista importantissimo e conosciuto: Gino Bartali. Il lodato dai fascisti.
Gino Bartali nasce nel luglio 1914
un bambino prodigio che fin da piccolo presenta molto interesse per il ciclismo
vince il Giro d'Italia nel 1936 e 1937
viene nominato capitano della squadra italiana al Tour de France
il nazismo prende il sopravvento
Il Re e Badoglio fuggono
inizio Seconda Guerra Mondiale
viene arruolato in fanteria e catturato dagli inglesi
chiunque veniva avvistato con armi da fuoco sarebbe stato fucilato all'istante