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La Grecia (dall'epoca micenea alla nascita della polis)
Attorno al 2000 a.C la regione del Peloponneso venne invasa dagli Achei che vi fondarono imponenti città,
I micenei non crearono mai un regno vero e proprio, infatti tutte le città erano delle città-stato indipendenti e autonome e spesso erano il lotta fra loro, mentre se dovevano affrontare un nemico comune stipulavano delle alleanze.
La società micenea era una società aristocratica. Ogni città era guidata da un re chiamato wanax, egli era affiancato da un'aristocrazia militare di guerrieri, detta lawos, e dal capo dell'esercito chiamato lawagetas. I membri dell'aristocrazia formavano la gherusia, un'assemblea che consigliava il re sulle decisioni da prendere.
Il centro politico e amministrativo della polis era il palazzo del re. L'edificio era situato in una posizione adatta alla difesa, ovvero sul punto più alto della città, prende il nome di -acropoli, ed era circondato da delle mura di pietra con lo spessore di 15 mt. I contadini e gli artigiani vivevano nei villaggi, detti demos, che erano posti ai piedi dell'acropoli.
L'economia micenea era basata sull'allevamento degli ovini e sulla coltivazione dei cereali, della vite e olivo. I micenei erano anche dei grandi artigiani, abili nella lavorazione dei metalli , dei tessuti, della ceramica, inoltre erano anche degli abili marinai e mercanti
intorno al 1500 a.C i micenei instaurarono dei grandi rapporti commerciali con le popolazioni all'interno del territorio. Nonostante lo sviluppo commerciale i micenei erano sempre un popolo guerriero; quindi attorno al 1450 a.C attaccarono e conquistarono l'isola di Creta e incominciarono ad espandersi verso est, e spesso organizzavano delle spedizioni per razziare le città lungo le coste.
nel 1250 a.C i micenei attaccarono la città di Troia, dopo un lungo assedio riuscirono a sconfiggerla, saccheggiarla e distruggerla,i micenei scelsero troia poiché era la città che controllava le rotte commerciali passanti per lo stretto dei Dardanelli perciò era molto ricca.
dopo la conquista di troia la civiltà micenea si distrusse per motivi sconosciuti, secondo gli storici il declino di questa civiltà è dato da una serie di cause avvenute tutte nello stesso periodo. Le molteplici guerre indebolirono le città, avvennero dei numerosi terremoti e attorno al 1200 a.C la Grecia subì un attacco dei popoli del mare.
Dopo questa successione di eventi i micenei non riuscirono a resistere anche all'invasione dei Dori, che nel 1150 a.C invasero la Grecia mettendo fine alla civiltà micenea.
i Dori si stanziarono nella Grecia settentrionale, e vi fondarono la città di Sparta, mentre il resto della penisola rimase sotto il controllo delle popolazioni locali, gli Ioni e Eoli. Pur essendo 3 popolazioni diverse, i dori, gli eoli e gli ioni condividevano un'affinità culturale comune. essa era favorita dal ceppo linguistico.
Il crollo della civiltà micenea segnò l'inizio di un periodo di crisi. tra il 1150-850 a.C si creò un regresso della società greca, questo periodo prese il nome di medioevo ellenico (o prima colonizzazione).
Durante questo periodo la Grecia si impoverì, la popolazione calò drasticamente e si crearono delle lotte interne. Sempre nello stesso periodo l'agricoltura regredì e l'allevamento divenne la principale attività economica.
In questo periodo diminuirono anche gli scambi commerciali tra la Grecia e con le altre civiltà del mediterraneo, ciò comportò un isolamento culturale. durante lo stesso periodo i greci persero l'uso della scrittura
in assenza della scrittura le vicende vennero trasmesse oralmente, questo compito spettava agli aedi, che dovevano narrare le vicende sotto forma di canto accompagnato dal suono di uno strumento, la lira. la scrittura fece nuovamente la sua comparsa nel VIII sec.a.C,
in assenza della scrittura la trasmissione delle vicende storica venne trasmessa oralmente,questo compito spettava agli aedi, che dovevano narrare le vicende sotto forma di canto accompagnato da uno strumento musicale, la lira
A partire dalla metà del XI sec. a.C alcune popolazioni a causa del clamore causato dai dori, dovettero abbandonare la grecia e dirigersi verso le coste dell'asia minore. questo fenomeno prende il nome di prima colonizzazione
l'intera costa dell'asia minore si popolò di città greche e il contatto per la grecia verso le altre civiltà era semplificato.
questo periodo fu contrassegnato da un'importante trasformazione istituzionale. durante questo periodo il re prese il nome di basileus, perse parte del suo potere, infatti di potere era pari agli aristocratici
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L'età arcaica e la seconda colonizzazione
Il medioevo ellenico terminò attorno all'850 a.C, il periodo che va da dopo l'850 a.C fino al 550 a.C prende il nome di età arcaica. Durante questo periodo l'agricoltura ritornò ad essere la principale attività economica; inoltre ci fu anche l'introduzione di nuove tecniche, come l'utilizzo del ferro per le attrezzature agricole.
Durante l'età arcaica ci fu anche una crescita demografica, dove le città si ripopolano e ciò comporta anche ad una crescita dei mercanti e degli artigiani. Inoltre durante questo periodo si intensificano i traffici commerciali con le altre civiltà.
Grazie allo sviluppo dei commerci la scrittura fece di nuovo la sua comparsa, inoltre nel VIII se. a.C i Greci presero l'alfabeto fonetico dei Fenici e lo perfezionarono aggiungendoci le vocali.
La crescita della popolazione portò presto ad uno squilibrio demografico, le risorse del territorio non bastavano per sfamare l'intera popolazione, ciò comportò al bisogno di nuove terre, quindi a partire dall'VIII se. a.C si verificò una seconda ondata di colonizzazione. I greci fondarono delle colonie al di là dal mare che erano destinate a essere popolate da agricoltori senza terra.
A questa "spedizione" parteciparono i mercanti, gli artigiani oppressi dagli aristocratici e alcuni aristocratici che appartenevano alle famiglie estromesse dal potere.
la seconda colonizzazione ebbe una grande portata rispetto alla precedente e si indirizzò verso l'oriente, verso le coste del mar nero, e verso l'occidente, nello specifico verso l'italia.
In italia sorsero alcune colonie in Sicilia e nell'Italia meridionale. l'insieme di colonie sorte in Italia fu denominato a partire dal IV se a.C Magna Grecia, la chiamarono così perché molto probabilmente i greci che provenivano da un luogo in cui le pianure erano rare e poco estese, mentre quando giunsero in Italia rimasero stupiti dalla grandezza dei terreni e dalla loro fertilità
La creazione di una colonia veniva organizzata dalla città di provenienza. Per prima cosa nominavano il responsabile di spedizione, chiamato ecista, che aveva il compito di mandare delle navi in esplorazione per trovare il luogo adatto alle loro circostanze, ovvero doveva essere fertile e facilmente difendibile. Prima della partenza l'ecista andava a chiedere il parere degli dèi attraverso l'oracolo di Denfi.
Consultato l'oracolo, la spedizione poteva partire. arrivati a destinazione l'ecista fondava la colonia e divideva le terre tra gli uomini. Le colonie erano completamente autonome e indipendenti dalla madre patria, però erano legate da patti di alleanza e da interessi commerciali.
La prima colonizzazione
La nascita della poelis
Durante l'età arcaica nacquero le polis. Il termine polis ha diversi significati: indica la città greca intesa come insediamento urbano, e sopratutto indica la forma di organizzazione politica delle varie città-stato
Il potere del re, che durante il medioevo ellenico era stato limitato dalle famiglie aristocratiche, divenne a partire dal VIII sec. a.C un potere simbolico e il compito di governare le città passò in mano agli anziani e alle assemblee popolari. Le polis quindi erano delle città-stato dove il potere apparteneva ai cittadini
A differenza della Grecia, nelle popolazioni come quelle sei Sumeri e degli Egizi il potere era ancor in mano al sovrano, e la popolazione era costituita da sudditi e cittadini.
I sudditi erano coloro che dovevano obbedienza totale al sovrano, in varie civiltà la sottomissione dei sudditi al potere del sovrano era talmente grande che questo potere era ritenuto sacro
Il suddito obbedisce direttamente al re, inoltre non ha diritti, ma ha solo doveri
I greci invece non erano sudditi, ma cittadini, questo termine indica coloro che vivono insieme e decidono di autogovernarsi.
il cittadino rispetta le leggi che si sono imposte, hanno dei diritti e hanno anche dei doveri
Il diritto più grande che i cittadini della polis possedevano era quello di partecipare alla vita politica, ovvero quella di partecipare alle assemblee o di ricoprire una magistratura. i magistrati erano dei funzionari che avevano il compito di amministrare e applicare le leggi. La carica da magistrato aveva un tempo limitato, e dopo dovevano cederla. i poteri del magistrato non erano assoluti come quelli del sovrano, ma erano limitati dalla legge
Nella polis esisteva una sostanziale differenza tra abitanti e cittadini. una parte considerevole degli abitanti delle città greche era priva di diritti politici che derivano dalla condizione di cittadino. Questa condizione era esclusivamente agli uomini liberi e originari della pois. mentre non potevano né partecipare alle assemblee né ricoprire incarichi pubblici
gli schiavi, poiché erano ritenuti oggetti o strumenti animati
i meteci, ovvero gli stranieri, che anche se di origine greca e risiedevano in città. i meteci erano tutti coloro i cui antenati erano originari di un'altra polis
le donne, poiché erano ritenute intellettualmente inferiori e incapaci di prendere decisioni riguardo alla vita pubblica
La forma della polis
nelle polis dell'età arcaica il centro della vita politica e sociale si spostò dall'acropoli all'asty, la parte più bassa della città, posta ai piedi dell'acropoli. all'interno vi era posta l'agorà, che era una grande piazza che ospitava i mercati e le assemblee politiche, inoltre attorno vi erano i principali edifici pubblici, come i magazzini e i negozi dei mercanti e le botteghe degli artigiani
L'acropoli mantenne la sua struttura fortificata, e all'interno vi si rifugiavano i cittadini in caso di pericolo, anche se perse la sua funzione amministrativa non diminuì la sua importanza perché era sempre il centro della vita religiosa. Sull'acropoli vi sorgevano i templi dedicati agli dei, tra i quali c'era anche quello della divinità polìade ovvero il dio o la dea che proteggeva la città e i suoi abitanti.
nelle poleis le decisioni più importanti venivano sottoposte al parere dell'assemblea popolare; il politico doveva essere capace (con la forza delle parole) di convincere i propri cittadini a votare a favore o contro alla proposta di legge. Nel mondo greco si manifestò l'oratoria, ovvero l'arte di parlare in pubblico, che a partire dal v sec a.C divenne un vero e proprio genere letterario in prosa. I maestri di oratoria insegnavano ai propri studenti ad argomentare, a formulare dei discorsi ben costruiti seguendo il profilo della logica e capaci di usare la voce nel modo giusto