Giuseppe Ungaretti nasce l'8 febbraio 1888 ad Alessandria d'Egitto da Antonio Ungaretti e Maria Lunardini. I suoi genitori si erano trasferiti ad Alessandria d'Egitto perchè il padre lavorava al canale di Suez, però solo fino al 1890 dal momento che poi ci fu un'incidente dove il padre di Ungaretti morì. La madre di Ungaretti fa di tutto per mandarlo a una discreta scuola, l'Ecole Suisse Jacot, ed è lì a scuola che scopre che ama la letteratura contemporanea francese e italiana.Nel 1912, arriva in Italia, successivamente si stabilisce in Francia dove studia alla Sorbonne. Nel 1915 si arruola in guerra dove pubblica: il porto sepolto. Nel 1919 la guerra è finita, è Ungaretti è a Parigi, Successivamente pubblica un'altra raccolta: Allegria di naufragi a Firenze. Nel 1920 sposa Jeanne Dupoix, un'insegnante di francese. Ebbe due figli Anna-maria e Antonietto, che successivamente morirà per un'appendice mal curata, nel 1939. Nel 1930 muore la madre, a cui dedica una poesia profonda. Nel 1937 muore suo fratello Costantino. Nel 1942, rientra in patria, dove viene nominato accademico d'Italia, insegna all'università di Roma. Nel 1947 pubblica: Il dolore. Nella notte tra il 1° e il 2° di giugno del 1970 muore, a Milano.
Questa poesia è stata scritta durante la prima guerra mondiale, il poeta riflette su un piccolissima dose di fortuna che le ha permesso di non trovarsi nella situazione del suo compagno morto, comprende che vuole cose belle, vuole una vita felice oppure anche solo una vita, vuole renderla eterna grazie all'amore. Il tema principale è la contrapposizione tra la vita e la morte. La poesia può essere suddivisa in due parti:
- la prima dove Ungaretti descrive il compagno morto, inserendo anche il suo dolore che prova tenendo le mani del compagno e descrive anche la bocca del compagno morto che è rivolta alla luna;
- la seconda parte dove Ungaretti si ribella, anche con accanto il compagno morto. Mostra un grande amore verso la vita e non vuole liberarsene.