Si tratta di un insieme di fenomeni e di processi comunicativi, quali: le qualità prosodiche e paralinguistiche della voce, la mimica facciale, i gesti, lo sguardo, la prossemica e l’aptica, la cronemica, per giungere fino alla postura, all’abbigliamento e al trucco.
È più spontanea e “naturale” della comunicazione verbale,
meno soggetta a forme di controllo volontario
Rappresenta una sorta di “linguaggio del corpo” e, in quanto tale, universale, esito dell’evoluzione filogenetica e regolato da precisi processi e meccanismi nervosi