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Thomas Stearns Eliot, S.S. Van Dine (pseudonimo di Willard Huntington…
Thomas Stearns Eliot
Nato nel 1888 a Saint Louis nel Missouri
Conosciuto per essere uno dei più celebri poeti modernisti
Vincitore del Premio Nobel per la letteratura (1948)
Fu anche un proficuo saggista e critico letterario
Interessato alla letteratura classica dell'Ottocento e in particolare al genere in crescita esponenziale di popolarità della detective fiction
A suo avviso in un buon romanzo poliziesco non dovrebbe succedere nulla, perché il crimine dovrebbe esser già stato commesso
Considera S. S. Van Dine uno dei migliori esponenti del genere
Il più grande pregio dei romanzi di detective fiction di Van Dine, a suo avviso, è il "gioco" e come il lettore può sentirsi partecipe di queste dinamiche
Tuttavia critica i romanzi di Van Dine per la complicatezza dei meccanicismi che utilizza, i quali si allontanano dallo scopo del genere, ovvero parlare della natura umana
Eliot inserisce il lavoro di Arthur Conan Doyle in un contesto letterario
Opera una distinzione tra il lavoro di Arthur Conan Doyle e gli altri autori del genere per la sua capacità drammatica nel costruire le storie
S.S. Van Dine
(pseudonimo di Willard Huntington Wright)
Nato nel 1887 a Charlottesville, in Virginia
Fu un critico d'arte statunitense che divenne un noto autore di gialli sotto pseudonimo
Creò il personaggio di Philo Vance per renderlo il detective protagonista dei suoi romanzi
Personaggio strettamente legato al "superuomo" di Nietzsche: esteta, intellettuale, studioso di psicologia e molto altro
Lo stesso Eliot critica che i tanti pregi del detective Philo Vance portino a un'eccessiva complicazione delle trame per poterne giustificare l'intelligenza
Fondamentali per delineare gli aspetti costitutivi del suo contributo alla detective fiction sono le recensioni di T. S. Eliot ai suoi romanzi
Non è visto dal poeta alla pari di scrittori come Freeman e Croft, ma in linea con Brock e Connington
The Canary Murder Case (1927)
Considerato al livello di "The Benson Murder Case" (il precedente romanzo dell'autore)
Il quale considererà comunque il suo miglior romanzo
Il metodo di risoluzione è però troppo simile nelle due trame
Il crimine è composto da meccaniche ingegnose e improbabili, mentre dovrebbe essere una rappresentazione della natura umana
Mentre la scoperta del mistero avviene attraverso metodi legittimi
La scena finale della partita a poker è vista da Eliot come il più grande contributo di Van Dine all'arte del romanzo poliziesco, al punto da venir citata anche in future recensioni
The Greene Murder Case (1928)
Questo romanzo presenta il forte rischio di cadere, per colpa dell'eccessiva elaborazione della trama (difetto evidenziato più volte da Eliot in Van Dine), nello stereotipo del poliziesco americano
Le complicanze sono così grandi da dover essere risolte da uno stratagemma meccanico
Costruisce un caso forte con molti sospettati, ma chi ha letto i suoi vecchi romanzi riconoscerà facilmente il meno probabile come colpevole
Sir Arthur Conan Doyle
Nato nel 1859 a Edimburgo
Uno dei più importanti scrittori britannici,
considerato, insieme ad Edgar Allan Poe, come il fondatore del genere poliziesco.
Eliot stesso sostiene che
"Ogni scrittore deve qualcosa a Sherlock Holmes"
Motivo per cui è particolarmente approfondita l'analisi di valori insiti universali e problemi riscontrabili che Eliot scrive dei racconti brevi che vedono come protagonista Sherlock Holmes
The Complete Sherlock Holmes Short Stories (1891)
Inizialmente Eliot sottolinea come le storie di Sherlock Holmes abbiano modo di farci immergere nei piacevoli esterni della Londra del XIX secolo, anche chi non dovesse averli vissuti
Questo commento potrebbe essere dovuto al profondo amore e devozione di Eliot nei confronti dell'Inghilterra
Considera le storie di Sherlock Holmes come
romantiche
mai stupide
nostalgiche
Non riesce a pensare a nulla con cui confrontare Sherlock Holmes
In quanto non può essere paragonato al sergente Cuff di Collins
né al signor Dupin di Edgar Allan Poe
Sebbene Holmes non possieda una ricca umanità o una psicologia profonda e non possa essere considerato neanche un ottimo investigatore, caratteristiche che renderebbero qualunque altro personaggio meno reale, non scalfisce la nostra considerazione di Sherlock Holmes
Proprio grazie alla forma talmente perfetta che riesce a coprire la talvolta scarsità dei contenuti
L'abilità drammatica di Doyle, applicata con grande astuzia e concentrazione, è talmente presente che accettiamo conclusioni (come nel caso di
"La Lega dei Capelli Rossi"
) ovvie fin dall'inizio
Il protagonista dei suoi racconti brevi e romanzi polizieschi è l'investigatore, maestro dell'arte della deduzione, Sherlock Holmes - mentre le sue avventure sono narrate dal suo fedele compagno e coinquilino John Watson
I rapporti tra i personaggi rappresentano un ulteriore fondamentale punto di distanza tra le storie di Sherlock Holmes e altri esempi del giallo