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Olivo: è una pianta arborea, che appartiene alla famiglia delle oleacee -…
Olivo: è una pianta arborea, che appartiene alla famiglia delle oleacee
Caratteristiche: 1) è una pianta longeva; 2) riesce a formare delle iperplasie nella zona del colletto
Morfologia
Apparato radicale: all'inizio è di tipo fittonante, poi dal 3-4° anno, diventa di tipo avventizio, superficiale, espanso e con portamento orizzontale.
Chioma: è più sviluppata in basso (perchè l'olivo è una pianta basitona), ed è sempreverde.
Gemme sono per lo più di tipo ascellare, ma ci sono anche quelle avventizie.
Fiori: derivano da infiorescenze a grappolo, dette mignole, Il fiore è piccolo e ermafrodita, con calice formato da 4 sepali, corolla formata da 4 petali bianchi; e peduncolo molto corto
Il gineceo, è costituito da: un ovario supero e biloculare, e uno stigma suddiviso in due parti.
L’androceo è costituito da 2 stami, ciascuno con filamento saldato alla corolla.
Sono suscettibili a varie anomalie, come ad esempio l'aborto dell'ovario, e la sterilità fisiologica
Frutto: drupa ovoidale, di colore che dal verde al violaceo, fino ad arrivare al nero. La polpa è carnosa e ricca di olio. Il seme è contenuto all'interno dell'endocarpo legnoso
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Alternanza di produzione: fenomeno attraverso il quale in un'annata, si ha un'elevata produzione, e l'annata successiva, si ha una bassa produzione
Anno di carico: le sostanze nutritive, si concentrano maggiormente verso i frutti, a discapito delle gemme, che quindi fanno fatica a differenziarsi
Anno di scarico: a causa della scarsa differenziazione delle gemme, dell'anno precedente, si ha una bassa allegagione, e quindi di coseguenza una bassa produzione, ma un maggiore accumulo delle sostanze nutritive
Le cultivar, sono suddivise in base alla fertilità, alla produttività, al loro utilizzo, alla resa in olio
In base alla fertilità: autosterili, autofertili, parzialmente autofertili
Produttività: buona, media, scarsa
Utilizzo: da olio, da mensa, a duplice attitudine
Cultivar da olio: producono frutti piccoli, e ricchi di grassi
Cultivar da tavola: non vengono utilizzate per produrre olio, perchè non sono ricche di grassi, e quindi vengono consumate così come sono, oppure vengono trasformate dalle industrie
Concia: è l'insieme delle lavorazioni delle olive, nelle industrie. Alla fine della concia, si possono ottenere: olive verdi o nere in salamoia, olive sott'olio, olive da essiccare
Cultivar a duplice attitudine: se di grandi dimensioni, vengono usate come olive da tavola, altrimenti come olive da olio
Resa in olio: alta, media, bassa
Propagazione: l'olivo si può propagare: per via agamica; per talea, per innesto
L'innesto si può eseguire tramite , oppure tramite piante autoradicate
Il seme, dopo essersi conservato per una anno, viene messo in acqua per qualche settimana, per essere riattivato, così da poter procedere con la semina, che viene eseguita ad agosto/settembre
Ad aprile dell'anno successivo, le piantine, vengono trapiantate in nestaio, per poi essere innestate l'anno successivo.
L'innesto che viene praticato, è quello a penna: le piantine con circa 1 cm di diametro, vengono capitozzate, e vengono incise all'apice, per inserire la marza, dotata di 2 foglie
Le piante innestate, vengono poi trapiantate in vivaio a novembre,e l'anno successivo, vengono messe a dimora
Piante innestate: la procedura da seguire, è la seguente:
Piante autoradicate: la procedura da seguire, è la seguente:
A settembre, si prelevano le talee di 1 anno, e si immerge la loro parte basale, in una soluzione ricca di ormoni. Successivamente, si mettono le talee, in cassoni o bancali freddi o riscaldati, dove vengono sottoposte a nebulizzazione
A gennaio, le talee radicate, vengono messe in vasetti, e messe in serra
Ad aprile le piantine, vengono messe in vasi più grandi
Ad ottobre, le piantine sono pronte per essere innestate
Preferenze
Clima: l'olivo predilige i climi temperato-caldi, con inverni miti, precipitazioni non abbondanti, e umidità moderata
Terreno: l'olivo predilige i terreni sciolti o a medio impasto, calcarei, freschi e ben drenati
Cure colturali: potatura, irrigazione, concimazione, gestione del suolo
Potatura: la potatura di produzione, si esegue di solito in autunno o in primavera, e serve per far mantenere la forma di allevamento alla pianta, e far entrare la luce
Irrigazione: l'olivo è una pianta xerofita, quindi riesce a vivere in condizioni di siccità. Tuttavia, è consigliabile predisporre un impianto di irrigazione, durante la fase di progettazione dell'impianto
Concimazione: è influenzata da vari fattori come ad esempio: esigenze della pianta, e fertilità del terreno
Gestione del suolo: può avvenire tramite: lavorazioni del terreno, inerbimento, e diserbo
Lavorazioni del terreno: devono essere eseguite in superficie, così da eliminare le infestanti, e non danneggiare le radici dell'olivo
Inerbimento: è un'operazione di gestione del suolo non consigliata, perchè si instaura una forte competizione idrica, tra il cotico erboso e l'olivo
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