Boccaccio immagina che, per sfuggire alla peste del 1348 dieci ragazzi (tre ragazzi e sette ragazze) si rifugiano in una villa in campagna. Per far passare il tempo, ogni giorno, per dieci giornate, si ritrovano in giardino per raccontarsi delle novelle. A turno viene nominato un re e una regina che scielgono il tema, tutti i giorni trane il primo, i nono e il decimo dove il tema è libero.