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VOLTI DI DONNE - Coggle Diagram

- - - - La protagonista è una maga barbara. Medea è interiormente divisa tra impegno sacerdotale, famiglia e passione amorosa. A seguito del tradimento di Giasone, diventa una donna ripudiata ed esule. Ricorda a Giasone tutti i suoi sacrifici e la sua ira arriva al culmine. Finge di conciliarsi con il Re Creonte e gli manda dei doni stregati che provocano la morte del re stesso e della figlia Creusa. Successivamente, uccide i suoi figli e, mentre Giasone impreca contro gli dei, lei sale in cielo su un carro alato e viene accolta dal Dio Sole. Nonostante i terribili omicidi, Medea è umanamente migliore di Giasone
- - - - Rientra tra gli epigrammi funebri (epicedi) che esaltano la memoria del defunto. In questo epigramma si vede un volto dell'autore non più misogino, ma capace di tenerezza verso una bambina. Dal nome della bambina, che è greco, deduciamo la sua condizione servile. Erotion potrebbe, tuttavia, essere solo un soprannome (amorino)
- - - - Per l'autore, ella ha sempre avuto una funzione salvifica. Nel Paradiso diventa la sua guida e lo accompagna nell'ascesa, facendosi mediatrice tra divinità e uomo, trasmettendogli l'influsso divino attraverso lo sguardo, chiarendo i dubbi di Dante (Canto I) e ridendo affettuosamente dei suoi errori. L'immagine di Beatrice è data attraverso la metafora del Sole (Canto III) con allusione alla verità di natura divina a cui bisogna appellarsi
  - - - In lei c'è uno spontaneo rifiuto alla violenza e un abbandono fiducioso e totale alla volontà di Dio. Di solito è vista come un personaggio statico, perché sembra non abbia bisogno di imparare nulla. In realtà, all'aprirsi del racconto, appare prigioniera di una visione ingenuamente idillica della vita, le manca la consapevolezza del male. Alla fine del romanzo raggiungerà la piena maturità e capirà che le sventure si abbattono anche su chi è senza colpe
  - - - A Silvia (dai Grandi Idilli)
        
        La figura femminile è poverissima di indicazioni concrete. Essa è in realtà una costruzione mentale, un fantasma dell'immaginazione poetica, che rappresenta la speranza giovanile irrealizzata e la giovinezza prematuramente interrotta dalla morte
      - Il ciclo di Aspasia
        
        Il ciclo è successivo all' "inganno estremo", ovvero alla delusione amorosa vissuta per Fanny Targioni Tozzetti. Il linguaggio si fa aspro e antimusicale e la sintassi diventa complessa e spezzata
      - Alla sua donna (dalle Canzoni)
        
        Immagine ideale e platonica della donna
- - - - Il romanzo, incompiuto, tratta della vanità aristocratica. La protagonista è Isabella Trao, figlia di Mastro-don Gesualdo, che ha sposato il duca di Leyra dopo una contrastata relazione con il cugino Corrado la Gurna
    - - Le figure femminili più rappresentative del romanzo sono Nunziata, Mena, Lia. Importante è il diverso atteggiamento assunto dalle prime due, rispetto alla terza, di fronte al disonore che le ha colpite
    - - Scrive romanzi che analizzano le passioni mondane. Ricorre spesso il ritratto della donna fatale. Il clima ancora tardoromantico è testimoniato inoltre dalla descrizione di passioni complesse o violente di anime elevate
- - - - Il piacere: opposizione tra Elena Muti, donna fatale che incarna l'erotismo lussurioso, e Maria Ferres, donna pura che rappresenta l'occasione di riscatto
      - I romanzi del superuomo: tema fondamentale è il conflitto con la donna che porta spesso al fallimento dell'eroe. Queste donne sono: Ippolita Sanzio, Anatolia e Violante, Foscarina Perdita, Isabella Inghirami
      - Provoca scandalo sia per i contenuti erotici delle sue opere sia per la vita altrettanto difforme dai principi dell'epoca. La più importante, tra tutte le sue relazioni amorose, è quella con Eleonora Duse
    - - Les fleurs du mal
        
        Il riscatto attraverso l'amore è impossibile. La donna è vista o come misera creatura destinata alla degradazione fisica o come demonio, per cui il rapporto amoroso si trasforma in guerra spietata tra i due sessi
    - - Si rinchiude nel nido familiare con le sorelle, verso le quali manifesta un attaccamento morboso. Nella sua vita non vi sono relazioni amorose, nonostante ci sia in lui un forte desiderio di un vero nido in cui esercitare la funzione di padre. La vita amorosa è vista attraverso lo sguardo di un fanciullo, pertanto possiede un fascino torbido, è qualcosa di proibito e misterioso, da contemplare da lontano
  - - - Uno dei temi del romanzo è l'amore di Carlino per la cugina Pisana, un amore che durerà tutta la vita, in un'alternanza di abbandoni, tradimenti, rappacificazioni. La Pisana, già da bambina era irrequieta e trasgressiva e crescendo si manifesta come una donna ribelle che, spregiudicata in amore, sfida la morale diffusa. Rappresenta uno dei primi esempi di femme fatale
  - - - Donna bruttissima, isterica e patologica. Giorgio subisce il suo fascino morboso senza potersene più liberare. Gode nell'imporre il suo dominio su un essere totalmente soggiogato. Quando muore trasmette il morbo all'amato, succhiando via la sua vita. simboleggia la morte e si contrappone a Clara, simbolo invece dell'attrazione alla vita