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La nascita della Repubblica Romana - Coggle Diagram
La nascita della Repubblica Romana
Dalla monarchia alla Repubblica
il passaggio dalla monarchia alla Repubblica fu un progressivo maturare della coscienza politica dei Romani
Questo passaggio avvenne perché il re non riusciva a fare niente riguardi ai bisogni civili e militari sempre in crescita.
Per questo motivo, il re si servì di collaboratori scelti fra i cittadini aristocratici.
questo cambiamento fu un processo di trasformazione degli istituti politici della monarchia all'oligarchia e, successivamente, a forme più partecipative e democratiche.
Roma nel Lazio
Tarquinio il Superbo fece di tutto per riprendere il trono, deciso a riprendersi l'Italia centrale.
Per questo intento, nacquero lotte contro gli Etruschi e contro Porsenna (che riuscì ad occupare Roma).
Con la caduta della monarchia di stirpe etrusca, Roma perse momentaneamente il primato sulle genti latine.
La nuova repubblica romana dovette fronteggiare i Latini dopo un'aggressione di quest'ultimi, ma finirono per essere battuti.
Roma e i Latini stipularono un patto di alleanza difensivo.
Roma aveva ufficialmente ottenuto il diritto di trattare da pari a pari con la confidenza latina.
Le istituzioni dello Stato
Le istituzioni più importanti della Roma repubblicana erano:
il senato
il senato era il massimo organo consultivo dello Stato
deliberavano feste e sacrifici
permettevano la pratica di nuovi culti
dava pareri sulla pace e/o sulla guerra
conducevano le trattative diplomatiche
ogni senato-consulto veniva sempre seguito
i senatori restavano in carica tutta la vita
essi si riunivano nella curia sotto la presenza del magistrato convocante.
le assemble
Ai comizi (assemblee convocate) partecipavano tutti i cittadini.
i comizi:
eleggevano i magistrati
avevano il diritto di giudicare i condannati a morte
votavano le leggi
avevano una triplice competenza: legislativa, elettorale e giudiziaria
il consolato
i due consoli erano i capi dello Stato ed esercitavano funzioni:
politiche e civili di governo delle città con potere esecutivo: potevano convocare il senato e riunire i comizi
i due consoli godevano dell'eponimìa, cioè del diritto di dare il proprio nome all'anno in cui erano in carica.
militari di comando dell'esercito in guerra con il potere di imporre tributi
Patrizi e plebei
il divario tra patrizi e i plebei era divenuto sempre più ampio.
I plebei richiedevano leggi più eque.
nel 494 a.C. i plebei per la prima volta si ribellarono e si ritirarono sull'Aventino, dove stabilirono una comunità contrapposta a quella dei patrizi.
tale rivolta prese nome di successione ("ritirarsi in disparte")
i patrizi avvertirono tutta la gravità della situazione e fecero numerose promesse e assicurazioni, ma i plebei non vollero cedere.
questa lotta terminò con i plebei che cooperavano con i patrizi.
Le conseguenze della lotta
i plebei, dalla lotta, riuscirono ad ottenere:
l'ammissione dei plebei al consolato
l'abolizione della schiavitù per debiti
i matrimoni tra patrizi e plebei
l'ammissione dei plebei alla carica di pontefice massimo
le Leggi delle XII Tavole
i plebisciti, cioè le decisioni dell'assemblea della plebe, sono equiparati a leggi valide per tutti
La famiglia e la religione
le donne romane erano prive dei diritti politici e civili per via dell'esistenza del patriarcato.
la vita di esse consisteva nel dedicarsi al marito, al figlio e alla casa.
l'unico ambito in cui godono di qualche privilegio è quello religioso, dove ricoprono la carica di sacerdotesse della Dea Vesta.
i sacerdoti svolgono un ruolo non solo religioso, ma anche politico poiché hanno compiti che interessano la vita dello Stato e di ogni cittadino.
La religione romana, politeista, ha un carattere razionale e pratico.
Per ogni aspetto dell'esistenza e per ogni attività di rilievo i Romani hanno un Dio a cui rivolgersi.