Nei primi anni del ’900, nasce anche il movimento futurista. Mentre i poeti crepuscolari si ripiegano su se stessi e, con linguaggio prosastico e dimesso, invocano un ritorno ai buoni sentimenti del passato, i futuristi re-agiscono alla caduta di ideali della loro epoca proponendo una fiducia fermissima nel futuro.Fondatore del movimento futurista è Filippo Tommaso Marinetti che a Parigi, nel febbraio del 1909, pubblica il primo Manifesto futurista, che viene letto e discusso in tutta Europa. Nel Manifesto futurista:
• si spronano i letterati a comporre opere nuove, ispirate all’ottimismo e a una gioia di vivere aggressiva e prepotente;
I futuristi proclamano con enfasi e violenza la loro necessità di liberarsi del passato, e il loro desiderio di incendiare musei e biblioteche che lo proteggono.I futuristi sostengono la necessità dell’intervento dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale, come esaltazione del movimento e dello slancio vitale, poi aderiscono all’impresa di Fiume e ai primi sviluppi del fascismo.I futuristi sperimentano nuove forme di scrittura per dar vita a una poesia tutta movimento e libertà:
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• si auspica una letteratura rivoluzionaria, libera da tutte le regole, anche quelle della grammatica, dell’ortografia e della punteggiatura.
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