Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
LE FORME LETTERARIE (l'ermetismo (La poesia ermetica fu così chiamata…
LE FORME LETTERARIE
il crepuscolarismo
Crepuscolari fu l'aggettivo con cui il critico G.A. Borgese definì un gruppo di poeti che operano all'incirca nel primo ventennio del Novecento. Il crepuscolo è il momento della giornata che segue il tramonto.
I poeti crepuscolari:
Derivano il loro nome dal gusto per la penombra e dall'amore per gli aspetti più grigi, meno appariscenti e meno luminosi dell'esistenza.
-
-
-
Considerano con ironia anche il loro di una felicità quieta, modesta
Fra i crepuscolari, il poeta che ha acquisito più fama è Guido Gozzano. Accanto a lui si ricordano Sergio Corazzini, Corrado Govoni e Marino Moretti
il futurismo
Nasce anche il movimento futurista. Fondatore del movimento futurista è Filippo Tommaso Marinetti che a Parigi pubblica il primo Manifesto futurista.
Nel manifesto futurista:
- si proclama la fede nel futuro e nella civiltà delle macchine.
- si affermano gli ideali della forza, della vitalità, del dinamismo e dello slancio.
- si spronano i letterati a comporre opere nuove.
- si auspica una letteratura rivoluzionaria
I futuristi sperimentano nuove forme di scritture per dar vita a una poesia tutta movimento e libertà:
- negano la sintassi tradizionale
- modificano le parole
- dispongono le parole sulla pagina in modo da suggerire l'immagine che descrivono
l'ermetismo
La poesia ermetica fu così chiamata nel 1936 dal critico Francesco Flora che con questo termine volle definire un tipo di poesia caratterizzata da un linguaggio difficile.
I poeti ermetici con i loro versi non raccontano, non descrivono, non spiegano, ma fissano sulla pagina dei frammenti di verità a cui sono pervenuti in momenti di grazie, attraverso la rivelazione poetica e non con l'aiuto del ragionamento
Le caratteristiche della poesia ermetica sono:
- testi estremamente concentrati
- tutte le parole hanno un'intensa carica allusiva, analogica e simbolica
La poesia degli ermetici:
- vuole liberarsi dai momenti troppo autobiografici o descrittivi e dal sentimentalismo.
-ha una sintassi semplificata, priva dei nessi logici
I poeti ermetici si sentono lontani dalla realtà sociale e politica del loro tempo:
l'impossibilità di farsi interpreti della realtà o messaggeri di verità storico-politiche li isola, li confina in una ricerca poetica riservata a pochi e priva di impegno sul piano politico.
-
-
-
-
-
-
-
-
Ricordiamo: Camillo Sbarbaro, Giuseppe Ungaretti, Clemente Rebora, Alfonso gatto...
-
-