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RIVOLUZIONE FRANCESE IV PARTE (((Ma Luigi XVI non si contrassegnava:,…
RIVOLUZIONE FRANCESE IV PARTE
Una riforma nello stato del Clero: -Lo stato fu diviso in dipartimenti -Vennero emessi buoni del tesoro -Venne poi la costituzione civile del clero
Una decisione avventata: Con la fine della rivoluzione avrebbe collaborato il Parlamento alla guida dello stato e la Francia si sarebbe trasformata in una
monarchia costituzionale
Ma Luigi XVI non si contrassegnava:
Sapeva che fuori dalla francia c'erano tanti
nobili emigrati
Sapeva anche che le
potenzialità confinanti
erano preoccupate che la Francia diventasse un esempio per sconfiggere la Rivoluzione
Sapeva, infine che tra i rivoluzionari c'era una
divisione
LA FINE DELLA MONARCHIA
Con l'arresto del
re i nuovi governanti, d'accordo con i sanculotti,
imposero nuove elezioni
senza più distinzioni tra cittadini attivi e passivi, al fine di eleggere il nuovo
Parlamento, chiamato Convenzione nazionale. Il primo atto del nuovo
Parlamento, il 21 settembre 1792 , fu la proclamazione della repubblica.
Rimaneva però il problema della guerra: le truppe prussiane avevano in-
tenzione di occupare Parigi e di porre fine all'esperienza rivoluzionaria. Un
compito particolarmente delicato era dunque quello di costituire, in tempi
brevi, un nuovo esercito fedele alla Rivoluzione; ed è ciò che i giacobini
riuscirono a realizzare. Vennero scelti degli ufficiali fedeli, che motivassero
i soldati a difendere le nuove conquiste della Francia. Già il 20 settembre
1792 i francesi ottennero un'inaspettata vittoria a Valmy, riuscendo a oc-
cupare il Belgio e l'Olanda.