Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
CESARE (Poiché era un generale, era tenuto a scrivere dei rapporti…
CESARE
Poiché era un generale, era tenuto a scrivere dei rapporti indirizzati al senato sull'andamento delle campagne militari: COMMENTARII
i Commentarii vennero scritti da Cesare in terza persona anche se parlava di se stesso con la presenza di un resoconto autobiografico e con digressioni etnografiche esponendo usi e costumi dei Galli e Germani. Ci sono discorsi diretti ma non il proemio.
-
-
stile puro, originale, personale, lineare
-
-
Complessivamente li chiamò: COMMENTARII RERUM GESTARUM, o Rerum Suarum, cioè "Resoconto delle proprie imprese".
I due che scrisse sono: De bello Gallico e De bello Civili.
-
Il suo interesse alla cultura, alla filosofia epicurea, lo portarono a scrivere: Orazioni, il De Analogia e gli Anticatones, ormai però perdute.
Egli fu un generale, politico, pontefice massimo, console e dittatore, ma anche un letterato, un uomo di estrema cultura ed intellettuale.
De bello Gallico
prima parte: i libri I-VII, sulla campagna di conquista della Gallia (58.72 a.C.
- I (anno 58): descrizione geografica della Gallia + guerra contro gli Elvezi e Germani di Ariovisto.
- II (anno 57): campagna militare contro i Belgi e Nervi.
- III (anno56): campagne contro Veneti, Aquitani; Morini e Menapi.
- IV (anno 55): excursus sui Germani, primo passaggio del Reno e massacro di Usipeti e Tecteri. Prima spedizione in britannia.
- V (anno 54): excursus etno-geografico sulla Britannia, seconda spedizione di cesare, domata la ribellione dei Galli di Ambiorige.
- VI (anno 53): secondo passaggio del Reno. Digressione sui costumi dei Galli.
- VII (anno 52): rivolta guidata da Vercingetorige. Assedio e conquista di Alesia, i Galli si uniscono.
seconda parte: VIII libro scritto però da Aulo Irzio suo successore che parlò degli antefatti alla guerra civile (51-50 a.C.) e sull'organizzazione della Gallia
Non sono presenti palesi falsificazione ma lievi omissioni per:
- presentare la campagna gallica come una guerra difensiva
- mettere in risalto le capacità politiche e militari di Cesare stesso
- attribuire alla sorte gli insuccessi
-
-