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LE INSURREZIONI FALLIMENTARI (Su modello Francese delle rivolte di Parigi,…
LE INSURREZIONI FALLIMENTARI
Su modello Francese delle rivolte di Parigi
Nel Febbraio 1831 ci furono rivolte a:
Parma
Modena
Emerse la figura di
Ciro Menotti
Fu fra i primi a credere in una rivoluzione italiana
Bologna
LE RIVOLTE FURONO REPRESSE DALL'IMPERO AUSTRIACO
La Francia dichiarò di non venire a sostegno dei rivoltosi
GIUSEPPE MAZZINI
Elabora un nuovo piano per affrontare il problema dell'Italia suddivisa in numerosi stati
Idea di una repubblica democratica italiana
ACCENTO SULL' UNITA' POLITICA DELL'ITALIA
Fonda le
GIOVINE ITALIA
movimento che doveva coordinare la
lotta dei popoli oppressi e gettare le basi di una nuova comunità in rispetto delle libertà e diritti individuali
Tutti i tentativi di insurrezione degli anni 30 e 40 fallirono
Il popolo non mostrò alcuno interesse verso le idee di indipendenza ed unità nazionali
così come:
Sommosse nel regno di Sardegna
La spedizione dei fratelli Bandiera
Spedizione di impianto socialista di
Carlo Piscane
Secondo lui i fallimenti di Mazzini erano dovuti al fatto che le risoluzioni dei problemi erano tutti rievocati alla repubblica democratica
Si tentò di mascherare l'insuccesso ideando una campagna basata sul martirio
gettare una nuova idea di nazione che infine avrebbe trionfato
idea di nazione molto forte
Doveva entrare in scena il popolo italiano
Gli individui dovevano concepire come un dovere dedicare energia alla costruzione di un nuovo mondo giusto e libero
Disponibilità di sacrificio in nome di un bene comune
VINCENZO GIOBERTI
credeva che l'Italia potesse avere un futuro facendo riferimento al Papa come insieme di Stati federali
Pio IX
aveva un nuovo più liberale di gestire il potere
creazione di una lega doganale con Granducato di Toscana e Regno di Sardegna
al contrario non erano liberali molti altri sovrani italiani
Ci fu però un brusco cambiamento
I moti rivoluzionari di Palermo
costrinsero re a concedere una costituzione
Stato Pontificio
Regno di Toscana
STATUTO ALBERTINO
1848 (Carlo alberto di Savoia) per il regno di Sardegna
Costituzione concessa
: principio di sovranità rimaneva nel re che però decideva di limitare il suo potere concesso per grazia divina
Quella che fu la costituzione del regno di Italia per molto tempo
SEPARAZIONE DEI POTERI NON NETTA
Giudici decisi dal sovrano
ministri che proponevano leggi per cui il sovrano aveva diritto di veto
parlamento diviso in:
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Costituzione non rigida
in quanto poteva essere modificata da leggi ordinarie
esponeva i cittadini ad abusi di potere dalle autorità
Marina Tabellini 4C