Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
I castelli e la società medievale (Incastellamento (Intorno al IX secolo…
I castelli e la società medievale
Il castello
simbolo più potente del Medioevo.
caratteristico del Basso Medioevo
Nell’ Alto Medioevo nasce l’esigenza di proteggersi da invasori che vengono da lontano.
Assedi e tradimenti
Tra il ‘300 e il ‘400 i castelli assumono una fisionomia definita con elementi ricorrenti : il ponte levatoio, il fossato, torri merlate da cui gli arcieri scagliano le loro frecce.
Alcuni castelli fanno riferimento a principati, al papato o alle grandi repubbliche, come Siena e Venezia → In questo caso ospitano un castellano = funzionario dello stato insieme alla sua guarnigione.
I castelli sono dei luoghi imperdibili, e per conquistarli c’è bisogno del tradimento del castellano.
I camminamenti che conducono all'interno del castello sono fatti in modo tale che gli assedianti, che reggono lo scudo con il braccio sinistro, siano scoperti sul lato destro.
Incastellamento
Intorno al IX secolo con il declino dell'impero carolingio una seconda ondata di popoli si rivela in europa
Nasce l’esigenza di costruire fortificazioni solide e sicure.
Ci sono luoghi mai abitati in cui vengono costruite queste fortificazioni così da creare anche qui centri di vita.
Gli insediamenti fortificati sono strutture semplici fatte di legno, terra e paglia.
La parte più alta è adibita all’abitazione del signore del luogo, mentre la parte centrale alle abitazioni dei suoi sudditi.
Periodo tutt’altro che buio, si producono beni in grande quantità.
In quest’epoca il territorio comincia ad essere puntellato da castelli a causa dell’insicurezza di un mondo che Carlo Magno aveva unificato.
Si ha paura di questi popoli che fanno razzia e poi tornano da dove sono venuti. (Ungari, Saraceni, Slavi e Normanni )
Le prime signorie
Molti castelli non erano fatti per viverci, al massimo ci viveva il ricco che lo aveva costruito, diventando poi il signore del villaggio.
La vita della gente continuava normalmente. Spesso non andavano a vivere all’interno delle fortificazioni, però nei molti momenti in cui si avvistava un popolo in arrivo tutti gli abitanti del villaggio si rifugiavano all’interno della fortificazione.
Tra la fine dell'XI secolo e gli inizi del XII, gli insediamenti fortificati hanno accumulato sufficienti ricchezze per investire nuovi strumenti di difesa.
Adesso infatti si alzano torri solide e muri di pietra ed edifici in muratura.
Alcune città stanno diventando nuove entità politiche autonome, abbastanza forti da mantenere una discreta autonomia dai regni a cui fanno riferimento.
Controllano le terre sulle quali si estende la loro influenza e le difendono dalle città avversarie e dalle pretese dei re.
Le città murate
Sono agglomerati fortificati al cui interno si svolge la vita associata.
Di questo tipo, uno tra i meglio conservati troviamo Monteriggioni, in provincia di Siena
In questo periodo i proprietari dei castelli sono quei nobili signori che li hanno costruiti, e diventano così i signori del posto.
sono castelli simili ai primi nuclei di incastellamento, ma molto più grandi e in cui l’autorità non appartiene a un singolo signore, ma spesso è il frutto di decisioni condivise dai suoi abitanti.
Il castello diventa quindi una nuova forma urbanistica.
riescono a raggiungere l’autosufficienza, perchè all’interno si coltivano i campi e si lavora al sicuro
Le macchine da guerra e il declino dei castelli.
La vera causa del declino dei castelli è il progresso degli strumenti da assedio.
Compaiono per la prima volta le catapulte e i trabocchi.
I trabocchi sono simili alle catapulte, ma per scagliare i loro proiettili utilizzano il principio della leva. → non riescono ad abbattere le mura dei castelli, il loro compito infatti è quello di tenere sotto pressione l’avversario
A volte i trabocchi lanciano anche animali con l’intento di scaenare un’epidemia all’interno del castello.
L’invenzione della polvere da sparo porta alla fine dei castelli.
I primi documenti sulla polvere da sparo (in Italia) li troviamo nel 1326 a Firenze, le prime bocche da fuoco non erano molto efficaci.