Il termine “Ermetismo” deriva da Ermete, dio delle scienze occulte e misteriose, ed è stato usato per la prima volta, in senso dispregiativo, dal critico Francesco Flora, che in uno scritto del 1936 intitolato La poesia ermetica ha definito la nuova poesia del ‘900 appunto come “ermetica”, ovvero come chiusa, oscura, misteriosa e di difficile interpretazione e codificazione.