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Energia dalle biomasse :recycle: :warning:
Per biomassa si intende ogni sostanza organica che derivi direttamente o indirettamente dalla fotosintesi clorofilliana.
I biocombustibili, invece, sono combustibili solidi, liquidi o gassosi derivati direttamente dalle biomasse, oppure ottenuti da un processo di trasformazione chimica del materiale organico. I principali sono il biodiesel, il bioetanolo e il biogas.
La bioenergia, infine, è qualsiasi forma di energia ottenuta da biocombustibili.
La biomassa rappresenta la più consistente tra le fonti di energia rinnovabili e può assumere un ruolo strategico nello sviluppo sostenibile del pianeta. Si ipotizza infatti che la produzione di energia elettrica proveniente da biomassa possa triplicare nei prossimi 30 anni. Allo stato attuale delle conoscenze, però, esistono diverse problematiche tecniche legate all'articolazione delle fasi di produzione, che rendono economicamente non competitiva tale risorsa.
Questa forma di energia ha inoltre recentemente generato un dibattito piuttosto acceso tra i suoi sostenitori perché, pur valida sul piano ambientale, sta modificando sostanzialmente le scelte di politica agricola in molti Paesi in via di sviluppo.
Le tecnologie per ottenere energia dai vari tipi di biomasse sono diverse e diversi sono anche i prodotti energetici che si ottengono.
Tra le varie tecnologie di conversione energetica delle biomasse alcune possono considerarsi giunte a un livello di sviluppo tale da consentirne l'utilizzazione su scala industriale; altre necessitano invece di ulteriore sperimentazione per aumentare il rendimento e ridurre i costi di conversione energetica. Le tecnologie attualmente disponibili sono:
combustione diretta: si attua con buoni rendimenti se si utilizzano come combustibili sostanze ricche di cellulosa e lignina.
carbonizzazione; è un processo di tipo termochimico che consente la trasformazione in carbone delle molecole dei prodotti legnosi e cellulosici
pirolisi: è un processo di decomposizione termochimica di materiali organici che consente di ottenere prodotti gassosi, liquidi e solidi.
gassificazione: consiste nell'ossidazione incompleta di una sostanza in ambiente a elevata temperatura.
digestione anaerobica: è un processo di conversione di tipo biochimico, che consiste nella demolizione ad opera di microrganismi di sostanze organiche complesse contenute nei vegetali e nei sottoprodotti di origine animale per produrre biogas.
digestione aerobica: consiste nella metabolizzazione delle sostanze organiche complesse per opera di microrganismi, il cui sviluppo è condizionato dalla presenza di ossigeno.
fermentazione alcolica: è un processo che opera la trasformazione dei glucidi contenuti nelle produzioni vegetali in etanolo
estrazione di oli: si utilizzano le piante da olio per la produzione di biodiesel
steam explosion: consiste nell'uso di vapore ad alta pressione per riscaldare rapidamente legno, o qualsiasi altro materiale vegetale, in modo da separare in tre differenti correnti le frazioni che lo costituiscono rendendo possibile l'utilizzazione totale delle biomasse.
Le biomasse sono considerate fonti sostenibili di energia perché la CO, pro. dotta dal loro impiego equivale alla stessa quantità di CO, assorbita dalle piante nella loro fase di crescita tramite la fotosintesi. Si tratta di un processo ciclico.
Bisogna poi notare come le biomasse possano essere impiegate anche nel. le centrali termoelettriche in co-combustione o co-gassificazione con i combustibili tradizionali contribuendo a ridurre l'utilizzo di fonti fossili e l'emissione di gas serra. Tra le biomasse utilizzate ci sono anche i rifiuti solidi urbani che così non vengono messi in discarica, ma valorizzati.
I termovalorizzatori sono infatti impianti che forniscono energia elettrica e termica utilizzando fonte energetica la parte dei rifiuti che non può essere recuperata o riciclata. I rifiuti vengono impiegati come combustibile: bruciando generano vapore che aziona una turbina collegata a un alternatore e producono energia elettrica.
Il calore in eccesso viene recuperato per alimentare una rete di teleriscaldamento. Proprio per questo i termovalorizzatori vengono anche chiamati impianti di co-generazione da rifiuti.
Sono stati costruiti, inoltre, inceneritori di ultima generazione, che utilizzano l'eccesso di calo- re che proviene dall'incenerimento dei rifiuti per fornire aria condizionata ed energia elettrica a tutto l'impianto e assicurare anche acqua calda a piscine e servizi pubblici.