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FRANCIA (FRANCHI SALII (FRANCHI RIPUARII), PRECOCI CONTATTI CON I ROMANI -…
FRANCIA
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ASCESA PIPINIDI, maestri di palazzo d'Austrasia
CARLO MAGNO
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SCONFITTA DEI LONGOBARDI, ma assimilò l'elite e il regno longobardo mantenne la sua autonomia e le sue leggi
RIFORME DELLA GIUSTIZIA (iudices, mallus/placitum, iuniores, giuramento e ordalia, soluzione negoziata, scabini)
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MEZZOGIORNO ANGIOINO
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ANGIOINI: DOMINAZIONE DEBOLE CHE FAVORISCE L'EMERGERE DELLE AUTONOMIE CITTADINE (cosa impossibile sotto Normanni e Svevi)
LE UNIVERSITATES (uno specifico ente collettivo, la universitas civium o universitas loci, che si autogoverna entro certi ambiti e con determinati poteri tradizionali, in dipendenza da un’autorità superiore di varia natura (regia, feudale, cittadina) )
MA MANCA LO SVILUPPO COMPONENTE MERCANTILE E ARTIGIANA, MANCATA SPECIALIZZAZIONE AGRICOLTURA
ROBERTO I D'ANGIO' (1309, 1343), maschio angioino, mecenate, impulso anche al commercio
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DINASTIA DEI MEROVINGI
CHILDERICO (sconfisse i Visigoti a Soissons, impedendo che proseguissero verso le sponde della Loira, 463)
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PIPINO D'HERSTAL
continua nella politica di salvaguardia degli interessi locali, senza imposizione dispotica --> aveva bisogno di appoggio contro la minaccia musulmana e longobarda
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DUCATI
Aquitania, Guascogna, Normandia
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la loro potenza poteva essere garantita sia su base etnica, ma anche da ALLEANZE (es: Normandia con Inghilterra)
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Rafforzamento uffici periferici (balivi nel nord e siniscalchi a sud) --> sviluppo qualitativo dell’ideologia e del servizio regi; crescita degli interventi di governo degli stati generali
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Conte di Provenza per nozze; Re di Sicilia per volontà papale e potentissimo per l’estrazione capetingia, disponendo del possesso di ampi territori in Piemonte e del favore dei Marchesi di Saluzzo e del Monferrato, egli era gradito alla Chiesa quale garante dell’eliminazione definitiva dell’ultimo Hohenstaufen considerato da Alessandro IV un usurpatore.
non volevano creare società duale o l'emersione di un sentimento identitario, ma sottolineavano i tratti comuni con i romani. Creazione di una società unificata, uniformemente franca in poco tempo (tra Senna e Loira), ma mantenimento delle varie identità regionali del regno (infatti persistono gli statuti giuridici romani e burgundi a sud). Assorbite le divisioni amministrative romane delle civitates e continua l'attaccamento delle popolazioni locali (vedi letterati della Gallia). Anche con le espansioni permangono i sentimenti di identità regionale (tra Senna e Loira maggiore assimilazione dei franchi) altrove invece collaborazione tra agenti militari franchi (conti) e collaborazione con elite locali (creando una nuova identità, es: Aquitania e in Provenza tendenza dei franchi a farsi indigeni. Ribellioni: movimenti aristocratici, ma non nazionalismo)