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SURREALISMO (MAGRITTE (1925/1926: aderisce al Surrealismo, affascinato…
SURREALISMO
MAGRITTE
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affascinato dalla Metafisica, soprattutto da de Chirico
l'opera d'arte non è fatta per appagare l'occhio ma per esprimere un concetto, indurre ad una riflessione: metamorfosi/manipolazione dei soggetti attraverso effetti di pietrificazione, liquefazione, privazione di peso
titoli: spesso non hanno nulla a che fare con quello che è rappresentato, la relazione tra quadro e titolo è poetica
La chiave dei campi: il vetro in frantumi dipinto mostra che è una rappresentazione, che immagine e realtà non coincidono; l'osservatore deve spingersi ad andare oltre l'immagine
L'uso della parola I: dopo un iniziale spiazzamento diventa evidente che è vero, quella dipinta non è una pipa ma una sua rappresentazione; l'arte non copia la natura, è un linguaggio convenzionale
DALI'
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immaginario perverso-polimorfo: il sogno, libero da freni inibitori, porta a galla pulsioni, ossessioni, fobie
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autoritratti e fotografie; appariscente, baffi arcuati da cui sbocciano fiori di narciso; precursore delle performance sul proprio corpo
La persistenza della memoria: paesaggio desolato; gli orologi si sciolgono per una dilatazione o per impotenza del tempo; autoritratto afflosciato; un orologio coperto da formiche
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MIRO'
inizia a dipingere secondo modalità infantili perché l'arte dei bambini è considerata la più fertile, non ancora condizionata dall'educazione sociale
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Carnevale di Arlecchino: interno del suo studio di Parigi; libera associazione di oggetti strani, insetti, oggetti simbolici, ideogrammi, senza gerarchia; riferimento alla sua terra con la bandiera catalana
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Ciclo delle costellazioni: ciclo di 24 tele; tutte le opere sono collegate tra di loro attraverso il fondale di colore, dato dalla ripulitura dei pennelli dell'opera precedente su un taccuino, da cui emergono dei soggetti
Surrealtà: realtà superiore dove emerge la libertà più intima, senza il controllo della parte cosciente
Bellezza surrelista: nello spaesamento derivato dal trovare nella stessa composizione oggetti che non hanno nulla in comune