Tuttavia tale sistema si rivelò fallimentare, a causa della grande arretratezza tecnica e di annate agricole disastrose, segnate da terribili carestie.Nel 1966 Mao lanciò una violenta campagna, chiamata “rivoluzione culturale”, contro gli apparati del Partito e dello Stato accusati di boicottare la sua politica.Bande di giovani armati, le Guardie Rosse, entrarono in possesso di armi da guerra, provocando gravi scontri. Infine, quando la situazione stava degenerando in una vera e propria guerra civile, l’esercito ne riprese con la forza il controllo.Dopo la morte di Mao, nel 1976, i nuovi governanti hanno attuato una politica di modernizzazione, dando il via a un impetuoso sviluppo economico; spesso non è mancatoil ricorso alla violenza per mantenere il controllo sul Paese; l’episodio più tristemente famoso fula dura repressione di una manifestazione di studenti in piazza Tien An Men a Pechino, il 3 giugno 1989.