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SCHIZOFRENIA E ALTRI DISTURBI PSICOTICI (comportamenti da adottare (usare…
SCHIZOFRENIA E ALTRI DISTURBI PSICOTICI
è un
disturbo psichico caratterizzato da percezioni distorte della realtà, da confusione tra sentimenti interiori, ricordi, fantasie, non decifrabili dagli altri
il paziente
non è capace di instaurare rapporti sociali e non ha capacità di valutare la realtà
è inconsapevole del suo stato e non riconosce di essere malato
Bleuler
il termine schizofrenia deriva dal greco 'mente diversa', è un disturbo mentale disabilitante. Essa compromette l'articolazione dei pensieri, la gestione delle emozioni e la presa delle decisioni
caratteristiche
sintomi
sintomi positivi
pensiero disorganizzato
→ impossibilità nel partecipare attivamente alle conversazioni
deliri
→ idee fisse, a contenuto bizzarro
comportamento motorio grossolanamente disorganizzato
allucinazioni
→ false percezioni
sintomi negativi
alogia
→ ridotta capacità nella produzione di discorsi articolati e pieni di contenuto
abulia
→ mancanza di volontà , il sogg. non è in grado di prendere decisioni, di portare a termine un'azione iniziata
appiattimento affettivo
→ incapacità nel mettersi nei panni dell'altro
si distinguono in varie forme
catatonica
disorganizzata
paranoide
indifferenziata
residue
il disturbo
insorge
tra la fine dell'adolescenza e i 35 anni
5/6% muore per suicidio, 20% tenta il suicidio in una o più occasioni
dura almeno 6 mesi e implica almeno un mese di 2 o più di sintomi, non è necessario che si manifestino tutti assieme
aspettativa di vita ridotta
eziologia
frustrazione/fallimento del bisogno di crescita e di autorealizzazione
fattori di personalità
relazione madre-bambino disturbata
fattori sociali
traumi subiti dal bambino nel periodo prenatale e perinaale
fattori psicodinamici
fattori: biologici e genetici
fattori tossici, traumatici o infettivi
fattori: culturali, economici, familiari, sociali→ incapacità nel sopportare lo stress
disturbi d'ansia, disturbo ossessivo compulsivo e di disturbo di panico
comportamenti da evitare
non ridicolizzarlo
non urlare
non mettersi sullo stesso piano del paziente
non ritenersi offeso dalle sue affermazioni
comportamenti da adottare
usare frasi brevi
incoraggiare la risposta
essere calmi e cortesi
parlare standogli di fronte, avere il controllo della comunicazione metaverbale
mostrare rispetto per la persona
terapia
attività riabilitativa
stretta collaborazione tra il paziente, la sua famiglia e il medico
psicofarmaci