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Metamorfosi (Dante, Purgatorio (metamorfosi come fisicità che si trasforma…
Metamorfosi
Dante, Purgatorio
metamorfosi come fisicità che si trasforma
a volte in maniera dura, crudele e inumana
a volte lentamente e in continuità
analogia con Ovidio
(Purg. Canto I, vv. 9-12) Dante allude al mito in cui Calliope trasformò le figlie del re di Tessaglia in Piche
(Purg. Canto III, vv. 19-21) le anime, che in vita erano corpo, sono ora incorporee e non proiettano ombra
(Purg. Canto XXIII) i golosi che in vita si sono abbandonati alla gola, ora sono costretti a patire la fame e la sete
(Purg. Canto XXIII, vv. 22-24) le anime dei golosi si presentano come smagrite
riferimento: Ovidio, Metamorfosi VIII, v.786
Purg. Canto V, vv. 82-84
Corsi al palude e le cannucce e 'l braco m'impigliar sì chi' caddi; e lì vid'io de le mie vene farsi in terra laco
metamorfosi come purificazione e rinascita
(Purg. Canto I, vv. 4-6)
e canterò di quel secondo regno dove l'umano spirito si purga e di salire al ciel diventa degno
metamorfosi delle anime che Dante incontra --> pellegrinaggio
(Purg. Canto III, vv. 79-82) le anime ora sono miti e mansuete mentre in vita erano individui sanguinari e spregiudicati
(Purg. Canto XI) le anime penitenti, i superbi, devono ora stare curvi sotto dei macigni e recitare il Padre nostro
(Purg. Canto XVI) gli iracondi che in vita si lasciavano accecare dall'ira, ora camminano in un fumo soffocante senza vedere niente
(Purg. Canto I) l'acqua, il giunco: riti di purificazione
D'annunzio, La pioggia nel pineto
metamorfosi come intima fusione con la natura
analogie con Ovidio (Apollo e Dafne)
immersione panica nella natura
metamorfosi colta nel suo avvenire
gli elementi umani diventano naturali
vv. 20-21
piove sui nostri volti silvani
vv. 52-55
E immersi noi siam nello spirito silvestre, d’arborea vita viventi
vv. 99-101
non bianca ma quasi fatta virente, par da scorza tu esca
vv. 104-105
il cuor nel petto è come pèsca intatta
vv. 106-109
tra le pàlpebre gli occhi son come polle tra l’erbe, i denti negli alvèoli son come mandorle acerbe
vv. 112-114
(e il verde vigor rude ci allaccia i mallèoli c’intrica i ginocchi)
vv. 116-117
E piove su i nostri vólti silvani
vv. 56-58
e il tuo vólto ebro è molle di pioggia come una foglia
vv. 59-61
e le tue chiome auliscono come le chiare ginestre
differenze con Ovidio
ne "La pioggia nel pineto", differentemente dalla vicenda di Apollo e Dafne, la metamorfosi coinvolge anche il personaggio maschile