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LA TETTONICA A PLACCHE
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Cos'è
La tettonica delle placche è la teoria accettata per spiegare tutti i fenomeni tettonici. Oggi il modello della tettonica delle placche ci permette di dare una spiegazione unica che vale per ogni fenomeno e anche di prevedere il comportamento futuro della litosfera. La distribuzione delle zone attive del nostro pianeta non è uniforme.
Vulcani e terremoti sembrano allinearsi lungo particolari direzioni, mentre vaste zone del pianeta ne sono prive. Da quest'osservazione deriva il punto fondamentale della tettonica delle placche: la litosfera è divisa in 20 frammenti, detti placche le quali hanno forme e dimensioni diverse e i loro confini coincidono con le zone più ricche di terremoti e vulcani.
I movimenti
la maggioranza dei fenomeni geologici si concentra lungo i margini delle placche, mentre la aree centrali delle placche sono zone relativamente tranquille. Le placche di litosfera galleggiano sull'astenosfera. Quando il calore proveniente dall'interno della Terra raggiunge l' astenosfera genera movimenti convettivi, classificabili in tre tipi.
Quando si allontanano due placche generano un margine
divergente
Quando si scontrano formano un margine
convergente
Quando scorrono lateralmente formano un margine
trasforme
I margini divergenti
Quando i moti convettivi trascinano due placche in direzioni opposte, la litosfera si frattura e le placche si separano: si dice che divergono. Allora il magma dell' astenosfera ha la possibilità di risalire lungo la spaccatura e, una volta giunto in superficie, si solidifica e forma nuove rocce ignee. Se la frattura avviene sul fondale oceanico si forma una dorsale medio-oceanica. E' una catena sottomarina di vulcani lineari che eruttano costantemente una lava scura e basica oltre a gas e vapori.
Lungo le dorsali gli oceani si espandono, poiché la frattura tra le placche è continuamente colmata delle nuove rocce davanti al magma. Se invece la frattura avviene nel continente si forma un rift continentale, ovvero una lunga spaccatura con pareti a gradoni, il quale destino è quello di diventare un oceano.
I margini convergenti
Quando i moti convettivi trascinano le placche una contro l' altra, avviene uno scontro. Generalmente una delle due placche sprofonda lungo un piano inclinato nell'astenosfera; questo fenomeno prende il nome di subduzione. in altri casi le due placche si accartocciano distruggendosi interamente o in parte. Per questo i margini convergenti sono chiamati anche distruttivi. Il paesaggio che si origina dipende dalle placche coinvolte, e quindi abbiamo tre casi:
Quando si scontrano due placche continentali avviene l' orogenesi ovvero il processo di nascita delle montagne.
Quando si scontrano due placche oceaniche si forma una fossa oceanica dalla quale fuoriesce magma, il quale poi solidificandosi, va a formare isole vulcaniche come quella del Krakatoa.
Quando si scontrano una placca oceanica e una continentale si forma una fossa oceanica lungo il margine del continente e una catena montuosa che corre parallela alla costa: il termine adatto è Cordigliera.
I margini trasformi
Presso i margini trasformi è frequente l' attività sismica, perchè di norma lo spostamento reciproco delle placche non avviene in modo regolare le rocce si deformano accumulando energia che si libera improvvisamente generando terremoti, anche di notevole intensità, come quello che distrusse San Francisco nel 1906. Lungo i margini trasformi la litosfera non si crea nè si distrugge: per questo sono chiamati margini conservativi.