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Gli intellettuali al tempo di Augusto (TITO LIVIO (OPERE (ab urbe condita…
Gli intellettuali al tempo di Augusto
TITO LIVIO
Tito Livio nacque nel 59 a.C. a Padova. Abbiamo scarne notizie sulla sua vita ma sappiamo che godette della stima di Augusto,che si dedicò agli studi di filosofia e aveva interesse per la retorica. Dopo un lungo periodo a Roma fece ritorno a Padova dove morì nel 17 d.C.
OPERE
ab urbe condita (storia di Roma dalle sua fondazione)
L’opera si compone di 142 libri. Narra la storia di Roma dalle sue origini (753 a.C) fino alla morte di Druso (9 a.C.) o, secondo altri, fino alla sconfitta di Varo nella battaglia di Teutoburgo (9 d.C.).
Dell’opera però sono giunti solo 35 libri. Grazie alle periochae (riassunti) elaborate nel corso dei secoli III e IV, siamo però a conoscenza dell’intero contenuto della monumentale opera, ad eccezione di quello dei libri 136 e 137, dei quali non ci sono giunti nemmeno le periochae.
OVIDIO
Publio Ovidio Nasone nacque a Sulmona nel 43 a.C. da una famiglia equestre. Frequenta scuole rinomate sia a Roma che in Grecia, inizia la carriera politica e poi si dedica totalmente alla vita letteraria. Entra nel circolo Messalla Corvino e inizia a pubblicare i suoi scritti ottenendo subito successo.
OPERE
Amores (20 a.C.)--> raccolta di elegie erotiche, prima erano 5 libri, ora ne sono rimasti 3
Heroides (15 a.C)---> filone erotico-mitologico (sono lettere d'amore)
Ars Amatoria (1 a.C - 1 d.C)--> 3 libri, poesia didascalica, Ovidio si fa maestro di erotismo.
Fasti
Metamorfosi
Ibis
Medea
ASINIO POLLIONE
Gaio Asinio Pollione nacque a Teate nel 76 a.C. da una ricca famiglia e morì a Tusculum nel 5 d.C. .Fu un convinto sostenitore di Cesare. Dopo la morte di questi appoggiò Antonio, trattò per lui la pace di Brindisi (40 a.C.) ma non lo seguì nello scontro finale con Ottaviano. non approvando la politica di Ottaviano si ritirò a vita privata. Asinio Pollione è ritenuto il primo fondatore di una biblioteca pubblica a Roma, inaugurata, probabilmente, nel 39 a.C.
OPERE
Nova carmina
La sua opera più importante furono le Storie, in 17 libri andati perduti. Vi erano descritte le guerre civili che avevano lacerato il popolo romano fra il primo triumvirato e la battaglia di Filippi.