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VALUTAZIONE FORZA MUSCOLARE (CLASSIFICAZIONE CONVENZIONALE FORZA…
VALUTAZIONE FORZA MUSCOLARE
Terminata la fase di osservazione e valutazione dell'escursione articolare attiva e passiva, il terapista comincia con la valutazione MANUALE della forza muscolare.
PROCEDURA ESECUZIONE ESAME
E' opportuno spiegare brevemente al paziente la procedura dell'esame. Il terapista illustra e spiega il movimento da fare e muove passivamente l'arto del paziente durante l'esame.
E' opportuno cominciare a valutare e registrare la forza muscolare dell'arto sano, determinando il livello normale di forza muscolare del paziente. Questo è importante anche per far vedere al paziente il tipo di movimento da fare prima che questo si faccia nel lato colpito. Se non è possibile usare l'arto controlaterale, il terapista fa riferimento all'esperienza
Il paziente viene posizionato in modo da isolare il muscolo o il gruppo muscolare in questione, in condizioni di gravità eliminata o contro gravità. I muscoli devono essere in escursione esterna piena, e comunque solo in lieve tensione. Paziente a suo agio
Bisogna stabilizzare la sede di origine del muscolo. Si devono prevenire i movimenti artificiosi facendo riferimento a metodi di stabilizzazione come:
peso corporeo paziente
utilizzato per fissare cingoli spalla e bacino. La
muscolatura del paziente
facendogli usare muscoli che non vengono usati quotidianamente nell'esecuzione del movimento in esame, ad es. tenendosi con le braccia al lettino per valutare flessione anca.
Forze esterne
come pressione esercitata direttamente dal terapista e/o dispositivi come cinture.
MOVIMENTI ARTIFICIOSI
: quando i muscoli da analizzare sono deboli, altri muscoli possono subentrare. Siamo a conoscenza di vari tipi di movimenti artificiosi.
Fenomeno di rimbalzo: quando l'antagonista di un muscolo debole o paralizzato si conrae per poi rilasciarsi rapidamente, provocando un movimento passivo nella direzione del movimento agonista del muscolo deficitario.
VALUTAZIONE PRELIMINARE:
E' un sistema che consente di definire il punto di partenza dell'esame muscolare. Oltre all'esame dell'escursione articolare il terapista può avere informazioni sul paziente anche tramite cartella clinica, osservare il paziente nei movimenti funzionali quotidiani (una stretta di mano è indice dei muscoli flessori delle dita). In base a queste informazioni il terapista trova la posizione più idonea al fine di ottenere una corretta valutazione della forza.
CLASSIFICAZIONE
CONVENZIONALE
FORZA MUSCOLARE
GRADO 3: capacità di muovere il segmento contro gravità
GRADO 4: capacità di muovere il segmento contro gravità e contro resistenza manuale
GRADO 2: capacità di muovere il segmento in assenza di gravità
GRADO 5: capacità di muovere il segmento e contro massima resistenza manuale
GRADO 1 = contrazione muscolare palpabile e osservabile, assenza di movimento articolare.
Grado 0 = contrazione muscolare non palpabile e non osservabile
Oltre ai numeri si utilizzano anche i segno "+" e/o "-" per indicare l'escursione articolare. Con il + indichiamo un movimento di escursione al di sotto della metà dell'articolarità disponibile, con il"-" invece un movimento che va al di sopra dell'articolarità disponibile. Quindi 2- indica un movimento che va oltre la metà dell'esursione articolare possibile con gravità eliminata, ecc... Se il paziente non riesce a effettuare il movimento articolare contro gravità, lo si fa lavorare in assenza di gravità (quindi lavorando sul piano orizzontale). Se non si ha movimento nemmeno qui, il terapista valuta la presenza o assenza di attività contrattile
PALPAZIONE: è importante palpare il muscolo vicino all'inserzione tendinea, o a una prominenza ossea. Si usano polpastrelli indice e medio. In caso di estrema debolezza il terapista osserva i leggeri movimenti della cute del paziente, più utili che la palpazione. La forza viene determinata dopo 2/3 ripetiioni, se si va oltre si ricorre a un affaticamento muscolare che ci fa sbagliare la valutazione e sottismare la forza del paziente (l'esame non tiene conto della resistenza di durata).
METODI ALTERNATIVI
Quantificazione forza muscolare senza gravità
Assistito contro gravità
: Il paziente viene posizionato affinchè la gravità si opponga al movimento. Il terapista deve fornire supporto mentre il paziente esegue il massimo di escursione articolare a lui possibile
metodo palpatorio
: fatto per muscoli molto deboli, o muscoli che agiscono da stabilizzatori (muscoli che uniscono il cingolo scapolare al tronco). Il terapista dispone il segmento corporeo in modo che questo si possa contrarre contro gravità. Il terapista mette una mnao sotto all'arco per controllarne la caduta nel caso il paziente fosse incapace di sostenerlo.
Quantificazione forza muscolare contro gravità
contro resistenza in condizioni di gravità eliminata
: il paziente viene è posizionato in modo da eliminare la resistenza di gravità e il terapista applica una forza pari o superiore a quella del peso dell'arto.
metodo isometrico
: l'articolazione deve essere a riposo e non deve verificarsi nessun movimento articolare. Il terapista sistema il segmento di arto in modo che il muscolo si contragga contro gravità. Mantenendo il segmento contro gravità, il terapista può applicare la resistenza in modo progressivo. Questa resistenza non deve opporsi al alla contrazione muscolare fino a impedire al paziente di mantenere la posizione