Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
Il percorso storico del diritto del lavoro italiano (3. LA LEGISLAZIONE…
Il percorso storico del diritto del lavoro italiano
2. LAVORO E DIRITTO NEI PRIMI DECENNI DELL'ITALIA LIBERALE
La
relazione lavorativa
si svolgeva senza intermediari
tra il proprietario e il lavoratore, ex-contadino o artigiano
La relazione era
squilibrata
Il codice civile del
1865
non conteneva nulla di specifico sul lavoro. Solo il divieto di stipulare vincoli lavorativi a tempo indeterminato
per evitare rapporti servili a vita
.
Il vero
perno
della disciplina lavoristica fu il
contratto
.
Il contratto era improntato al
liberismo
più puro presupponendo che le due parti regolassero in totale libertà ed eguaglianza le clausole
In nome della "libertà contrattuale" si lavorava anche
18
ore al giorno, in condizioni disumane. Il lavoratore era "
formalmente"
libero di sottoscrivere ma la sua libertà
Il
divieto di coalizione
: non si potevano costituire entità intermedie tra individui e Stato. Era visto come
pericolosa intesa
1. LO SVILUPPO DEL DIRITTO DEL LAVORO INDUSTRIALE
Formazione
extra-legislativa
: poiché molte delle sue norme non si trovano nei codici o nelle leggi, ma da
accordi collettivi
Il diritto del lavoro può definirsi come
il complesso delle regole giuridiche destinate a regolare il mondo del lavoro
Il diritto del lavoro è
materia alluvionale
, cioè è stratificato nelle varie ere del suo sviluppo.
Il diritto che studiamo è quello
industriale
Si forma a seguito della
rivoluzione industriale
, con l'avvento delle macchine che sostiuiscono il lavoro
3. LA LEGISLAZIONE SOCIALE TRA OTTO E NOVECENTO
Alla fine dell'800, le
condizioni di vita dei lavoratori
erano sotto gli occhi di tutti
1892
nasce il Partito Socialista
1891
Leone XIII scrive l'enciclica "
Rerum novarum
, auspicando una collaborazione tra le classi
Si adottano
leggi sociali
allo scopo di mitigare gli effetti
disastrosi del
liberismo puro
1886
Tutela del lavoro dei
fanciulli
1898
Obbligo datore di lavoro di assicurarsi contro gli
infortuni sul lavoro
1907
Riconoscimento
riposo settimanale e festivo
Viene abolito il
divieto di coalizione
1889
Codice
Zanardelli
: consente alle neonate associazioni di lavoratori di stipulare i
contratti collettivi
L'aggregazione operaia dà origine ai primi
sindacati
FIOM
-
CGDL
,
CIDI poi Confindustria
Il
collegio dei probviri
era una magistratura non togata del 1893, che si occupava di risolvere le controversie di lavoro nell'industria. Diedero vita ad importanti
regole innovative
, poi recepite dal legislatore, come con
Lodovico Barassi
Con l'avvento del
taylorismo
, il diritto del lavoro divenne una materia centrale, circa la regolazione del rapporto individuale e collettivo, settori da sempre in mano ad una
**
Nasce il criterio fondamentale del diritto del lavoro:
l'inderogabilità
. Il potere contrattuale della parte "
forte
" venne limitato nella pattuizione individuale o collettiva con il lavoratore
4. IL CORPORATIVISMO FASCISTA
1922
L'Italia diventa fascista
Viene introdotto il
corporativismo
. L'ideologia
corporativa
consiste nell'aggregare datori di lavoro e lavoratori di uno stesso settore produttivo
La
libertà di organizzazione sindacale
venne abolita. Ogni sindacato era unico per settore e rappresentava tutti obbligatoriamente a prescindere dalla loro adesione: mostra il
lato più autoritario
del diritto sindacale.
Il
sindacato
è
ente di diritto pubblico
e stipula contratti collettivi che erano delle vere e proprie leggi, valevano applicate automaticamente a tutti i soggetti interessati
1942
Esce il nuovo
codice civile
con la sezione
quinta
sul lavoro: ha un'impostazione liberale ed individualistica ed è usato ancora oggi.
Viene
abolito
nel 1943 con
abrogazione
del corporativismo e restaurazione della libertà sindacale
6. GLI ANNI SESSANTA E L'ETÀ DEL GARANTISMO
Partito filo-operaio
sale al governo, stampo
socialista
Il mondo viene travolto da
una ventata di contestazione globale
Si misero in discussione
i rapporti di forza
della società, famiglia e del mondo del lavoro
"L'autunno caldo" del 1969
portò a riforme garantiste
1970
Nasce lo
"statuto dei lavoratori"
Limita e disciplina
i poteri del datore di lavoro e fa da sostegno ai sindacati. Poi altra legge importante è quella sul
processo del lavoro
più informale e veloce.
Si diffonde la "
cultura garantista
" insieme ad un grande
boom economico
5. LA COSTITUZIONE (1946) E LE SUE INATTUAZIONI
Nell'articolo
4
, il lavoro diventa un **diritto tutelato,
promosso e riconosciuto.**
Lo Stato si impegna a rimuovere le
diseguaglianze di fatto
come prevede l'articolo
3 comma 2
.
Come conseguenza, il diritto del lavoro viene riconosciuto come "
strumento fondamentale antagonista di riscatto sociale e di promozione dell'eguaglianza sostanziale delle classi fino ad allora escluse
"
Le inattuazioni
di questi principi sono il ritorno a
logiche civilistiche e private
:
I rapporti di lavoro crebbero in un contesto nel quale il datore di lavoro conserva intatte tutte le sue
prerogative di carattere direttivo
, come il potere di
licenziare liberamente
.
Al lavoratore era negata ogni
libertà di espressione
Le aggregazioni sindacali erano
severamente punite
7. IL DIRITTO DEL LAVORO "DELL'EMERGENZA"
Si fanno dei
passi indietro
per via dell'
inflazione
Si blocca il
ridimensionamento
della struttura autoritaria del rapporto lavorativo
Gli
effetti
si ripercuotono sul "
garantismo
"
1973
Crisi economica del
petrolio
Conseguenze
Si fa un diritto del lavoro di
emergenza
per fronteggiare la crisi temporanea
Ma le norme divennero più stabili del previsto
Ci si allontana dal
lavoro a tempo pieno e indeterminato
per aprirsi a modelli più
flessibili
per le logiche dell'impresa in crisi
Si definisce il
"mercato del lavoro"
: non si ha più paura di parlare del lavoro come una merce
Caratteristiche
del diritto d'emergenza
Ridimensionamento
delle tutele dei lavoratori
Attenzione
per ammortizzatori sociali
,come la cassa integrazione
Abbassamento del
principio di inderogabilità
Il
sindacato
, dopo i successi degli anni 60', vede ridimensionare il suo ruolo,
vivendo una crisi di adesioni
.
Gli
anni di piompo
: il terrorismo prendeva di mira i dirigenti delle fabbriche e poi i sindacalisti
8. LA CONCERTAZIONE SOCIALE E LE NOVITÀ DEGLI ANNI 80'
Si ritorno un pò al
corporativismo
e i sindacati grossi perdono di credibilità perché agli occhi dei lavoratori si
burocratizzano e imborghesizzano
Gli accordi presi
vincolano le parti sociali
e il governo trasformava i contenuti in provvedimenti normativi
vincolanti per tutti
, non per i soli iscritti alle parti stipulanti
Si basa su
incontri periodici trilaterali tra governo, sindacati e associazioni imprenditoriali
Iniziano
rivoluzione tecnologica e globalizzazione
e l'Unione Europea si espande: si allarga il mercato del lavoro e si impone la
europeizzazione
delle singole politiche nazionali.
Si diffonde la prassi della
"concertazione sociale"
9. IL "POSTMODERNO" E LE TENDENZE ALLA FRAMMENTAZIONE
Continua la
crisi di adesione
dei sindacati, prevalendo le
pratiche concertative
rispetto a quelle
rivendicative
Il
diritto del lavoro
vive è
post-moderno
: è frammentato, destrutturato e complesso.
Gli interventi più rilevanti sono
4
La
privatizzazione del lavoro pubblico
La
sicurezza
si basa su sistemi di
prevenzione e controllo
e non su banali risarcimenti
Il "
pacchetto Treu
" modifica profondamente il mercato con maggiore
flessibilizzazione dei rapporti di lavoro
La riforma
federalista
del
2001
alla Costituzione potenziò la
fonte legislativa regionale
, creando problemi di competenza
I valori che si affermano sono il
liberismo economico
e
l'esaltazione del pensiero unico
Italia si
riforma
Concertazione sociale
Gli anni
90'
vedono:
Una
grave crisi di politica interna
con passaggio alla Seconda Repubblica
La scelta di
partecipare
alla moneta unica
10. IL NEOLIBERISMO DEL XXI SECOLO
Europeizzazione
crescente
L'
Europa
riveste un ruolo sempre più
pressante
, condizionando le reali scelte governative e favorendo la
perdita di centralità dei governi nazionali
La
legge Biagi
del
2003
: è una grande liberalizzazione dell'uso della forza lavoro, moltiplicazione delle tipologie contrattuali
sempre più temporanee e precarie
Sviluppo
globalizzazione
Si
affievolisce
definitivamente la pratica delle
concertazione sociale
e le contrattazione collettive vengono marginalizzate. Si affievoliscono le
garanzie
Governo
centro-destra
Gli
interventi normativi principali
Riforma
Brunetta
del
2008-09
, che segna la
liberalizzazione
dei vincoli della dirigenza in tema di
sicurezza e salute
, depotenziando la contrattazione collettiva.
Collegato lavoro
del
2010
mina l'inderogabilità delle norme legali e collettive
La
crisi finanziaria del 2008
mise in ginocchio l'economia e mostrò la
sovranità limitata
dell'Italia, subordinata ai
vincoli di bilancio
dell'UE: ciò provocò disoccupazione e povertà.
Legge Fornero
, 2012:
liberalizzò il licenziamento senza fondato motivo
-> Spetta solo un
indennizzo monetario
Jobs Act
del
2015
: codificò un sistema di rapporti di lavoro
molto flessibile
e con
tutele derogabili
, riscrivendo in senso liberale tante norme.
11. LA NUOVA(VECCHIA) FUNZIONE DEL DIRITTO DEL LAVORO E LE PRIORITÀ DELLA COSTITUZIONE
Il diritto del lavoro oggi si sta riprivatizzando e sembra
un'appendice del diritto commerciale
: accetta le diseguaglianze e ci costruisce sopra un rapporto diversificato, mercificabile e derogabile. Siamo lontani dal
garantismo
degli anni 60 e pericolosamente vicini al
liberalismo selvaggio
dell'Unità d'Italia.
Va perdendo lo
spirito originario di tutela imperativa ed inderogabile della parte debole del rapporto