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SOCRATE (I DIALOGHI FRA SOCRATE E I SUOI INTERLOCUTORI SEGUONO UNO SCHEMA,…
SOCRATE
Socrate è una delle figure più famose nell'Atene del V Secolo che possiede una straordinaria capacità nell'arte della discussione.
I sofisti insegnavano ai propri allievi a sostenere qualsiasi tesi,Socrate vuole scoprire come stanno realmente le cose.I primi si facevano pagare per il proprio insegnamento,Socrate lo impartisce gratuitamente a chiunque,soprattutto ai giovani.
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La sua famiglia appartiene a una classe di lavoratori ma Socrate rinuncia a un lavoro redditizio per dedicarsi alla ricerca del sapere,egli vive dell'eredità dei genitori e verso i 50 anni forma una famiglia.
Egli cerca un sapere che gli permetta di valutare i fatti su valori e basandosi sulla realtà sociale,il mondo degli uomini.
Socrate per avere chiarimenti sulla realtà sociale si rivolge ai sofisti,ma il loro sapere si limita a sostenere una posizione a prescindere se sia giusta o sbagliata.
Abbiamo notizie di Socrate grazie ad Aristofane,Senofonte,Aristotele e Platone.
Aristofane è un commediografo che trasforma il pensiero di Socrate in satira,vede nei filosofi una minaccia per le tradizioni della società ateniese. Nella commedia " Le nuove " Socrate appare come un ciarlatano e rappresenta quello che Aristofane odia degli intellettuali ateniesi.
Senofonte è uno storico che non ha predisposizione per la filosofia ma l'importanza dei suoi scritti è rappresentata dalla biografia che ci fornisce su Socrate.
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Aristotele,allievo di Platone,fa un resoconto su Socrate che brilla per chiarezza e sintesi e si focalizza sul principale contributo di Socrate alla filosofia,la domanda "che cos'è?" ovvero il problema della definizione.
La svolta per Socrate arriva nel 430 a.C. con il "responso della Pizia",ella dichiara che Socrate è il più sapiente fra tutti.
Socrate va in cerca di qualcuno più sapiente di lui,per contraddire la Pizia:politici,poeti,artigiani.
Nessuno sa dargli delle risposte allora Socrate giunge a una conclusione: nè lui nè i suoi cittadini sapevano,ma differenza di tutti gli altri,egli era consapevole della mancanza del sapere riguardante la vita pubblica e l'attività politica ed è proprio questo che fa di lui il più sapiente fra tutti.
Socrate si rende conto che i sapienti non sanno dare una definizione alle parole:bellezza,bontà,coraggio e virtù,e non sanno nemmeno dare una giustificazione alle spiegazioni che loro stessi danno."
Si giunge così all'APORIA,Socrate fa capire ai suoi interlocutori di non sapere.Dalla scoperta che nessuna sa cosa sono i valori Socrate capisce che bisogna cambiare metodo di ricerca e cercare il sapere dentro noi stessi,dentro la nostra anima.
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Socrate attraverso la maieutica cerca di estrarre il sapere che rende possibile la virtù: eccellenza nel comportamento.
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L'indentificazione del male è l'ignoranza,secondo Socrate l'uomo non'è malvagio di natura ma semplicemente agisce scorrettamente.
Felicità e infelicità hanno lo stesso principio: "per essere felici bisogna riconoscere e ottenere ciò che è meglio per sè,riconoscere con il sapere e ottenere con la virtù".
Socrate dentro di sè senta una voce divina,un demone che cerca di dissuaderlo e aiutarlo a non compiere azioni sconvenienti.
Nel 399 a.C. Socrate viene mette sotto processo,accusato di voler sostituire le vecchie divinità.
Il pensiero di Socrate si manifesta solo oralmente poichè è basto sulla discussione che,messa per iscritto,perderebbe i suoi effetti.