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L'Italia nel XIII e XIV secolo (Dai comuni alle signorie (Nella…
L'Italia nel XIII e XIV secolo
Dai comuni alle signorie
Nella soconda metà del duecento il piano politico comunale cambiò
Potere al podestà
Decenni dopo il potere passò ad un capitano del popolo
La sua carica era temporanea
La signoria sostitui i comuni :
Poteri affidati ad un signore
Le signore nell'italia centro-settentrionale
Piemonte
I Savoia
Possedimenti sulle alpi, Italia, Francia e Svizzera
Milano
I Visconti con essi avvenne il passaggio tra capitano del popolo a signore
Genova
Verona
Governo la famiglia dei della scala
Venezia
Aristocrazia repubblica oligarchica
Firenze
Le arti maggiori e medie governano la città
Siena
Istituzione repubblicane
Urbino
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Potere nelle mani di San Giorgio gestito dalle famiglie dei Doria
Lo stato della chiesa
1296 Re di Francia Filippo IV imponeva al clero il pagamento delle tasse
Il papa Bonifacio VIII si oppose ma non ottenne la revoca
Il successore di Bonifacio fu Clemente che spostò la seda pontificale da Roma ad Avignone
Assenza del Papa a Roma provocò un danno economico
Avignone diveniva un grande centro delle finanze e delle culture e Roma arretrava
Scatenò le pretese dell'aristocrazia
Gregorio XI torna a Roma
Grande scisma per quasi quarant'anni si ebbero due Papi e due luoghi adibiti a sede pontificia
L'Italia meridionale
Alla morte di Federico II il governo del regno siciliano passò nel 1258 a Manfredi
Il Papa offrì la corona di Palermo a Carlo d'angiò 1263
Carlo armò un grande esercito e sconfisse e uccise Manfredi e spostò capitale da Palermo a Napoli
Rivolte dei vespri siciliani
Guerra tra regno di Napoli Angioini e il regno siciliano Aragonesi
Pace di Caltabellotta 1302
Terminò con la divisione dell'Italia meridionale tra il regno di Napoli Angiò e il regno siciliano Aragona