La volontà di difendere il benessere raggiunto porta al manifestarsi di intolleranze per il diverso e gli stranieri. Si sviluppa la xenofobia. E' vero che molti straniere, in situazioni difficili, vanno a delinquere, ed è anche vero che molti portano idee rivoluzionarie o progressiste che possono essere viste come pericolose; tuttavia si è fatta di tutta l'erbe un fascio e tutti gli europei vengono messi in cattiva luce. Aumentano le intolleranze anche per chi non è di religione protestante. Nel 1924, infatti, una legge stabilisce un numero massimo di italiani che possono essere ammessi nel paese; altro caso è quello di Sacco e Vanzetti, due anarchici italiani accusati di una rapina con omicidio; nonostante la loro innocenza, comprovata dalle prove, vengono condannati e giustiziati. Infine, significative sono le adesioni, in aumento, al Ku Klux Klan.
Risente delle intolleranze anche la legge americana che apre il proibizionismo, ossia il divieto di vendita e consumo di alcolici. Vengono penalizzati grandi bevitori, come gli irlandesi (che sono pure cattolici) e i tedeschi. Il provvedimento è reso esecutivo dai repubblicani nel 1921. La legge è comunque controproducente: alimenta il mercato illegale di alcol, venduto dai gangster. La legge viene abolota nel 1933