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L'800 (Quadro storico-politico (All'indomani della Rivoluzione
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L'800
Quadro storico-politico
All'indomani della Rivoluzione
Francese, salì al potere Napoleone
Bonaparte.
Alla caduta di Napoleone seguì la Restaurzaione
che riportò sui troni le dinastie che
avevano regnato prima della Rivoluzione francese.
Il processo che portò al raggiungimento
della libertà politica, dell'indipendenza
e dell'unità fu lungo e difficile e venne
chiamato con il nome di Risorgimento.
Gli ultimi trent'anni dell'Ottocento si
caratterizzarono per il trionfo della grande
industria, reso possibile grazie ai progressi
avuti in campo scientifico e tecnologico.
Per ottenere le materie prime di cui si aveva
di bisogno, le potenze europee catturarono una
vera e propria politica di conquiste coloniali.
Si crearono e ampliarono nuove industrie.
Questa potenza fece notare, però, la grande
differenza sta due classi sociali: da una parte quella
dei grandi industriali proprietari e dall'altra
quella del proletariato, cioè coloro che possedevano
solo i figli e la miseria.
Nacque in questo periodo la lotta di classe,
nella quale il proletariato doveva battersi
per eliminare le contraddizioni della società
dominata dalla borghesia.
Il quadro culturale
Romanticismo
La cultura dell'Ottocento è dominata dal Romanticismo,
nato in Germania tra la fine del Settecento e i primi anni
dell'Ottocento, grazie ad un gruppo di letterati e filosofi,
tra cui i fratelli Schlegel.
Esso si basa sulla storia ed è proprio per
questo che gli intellettuali romantici studiano
tutto ciò che riguarda il passato. In questo periodo
si afferma il concetto di nazione, non inteso dal
punto di vista geografico ma in senso spirituale
e culturale, come qualcosa che accomuna il popolo.
È molto importante anche il tema dell'amore.
L'uomo romantico sente il sentimento di chi ama
senza essere ricambiato come una straziante
inquietudine, che porta alla morte. Anche la natura è un tema importante poiché l'uomo riflette in essa le emozioni.
Gli autori romantici principali in Italia furono
Giovanni Berchet, Silvio Pellico, Massimo d'Azeglio,
Ugo Foscolo, Giacomo Leopardi, Alessandro Manzoni.
Il Positivismo
Nella seconda metà dell'Ottocento si creò un nuovo movimento culturale, il positivismo, chiamato così perchè basato sui fatti dal lato ''positivo'' e non su ciò che è creato dalla fantasia e dall'immaginazione
Alla cultura positivistica si basa la rappresentazione oggettiva della realtà cioè deve attenersi ad un'analisi oggettiva dei fatti.
Il primo scrittore che applicò il positivismo alla letteratura fu Emile Zola, che dette via alla corrente del Naturalismo. Con quest'ultimo il romanzo diventa un ''documento umano'' in cui lo scienziato-scrittore indaga sui sentimenti, i pensieri e le azioni degli altri individui
Nella seconda metà dell'Ottocento il Naturalismo prese il nome di Verismo, detto così perchè trae spunto dal vero. Gli autori principari di questo movimento sono Luigi Capuana, Giovanni Verga, Federico De Roberto, Grazia Daledda. Anche Giosuè Carducci fu un importante scrittore verista.