Spinoza

Ethica ordine geometrico demonstrata

Enciclopedia delle scienze filosofiche che affronta vari problemi (metafisici, antropologici, psicologici) rivolti ad una rilettura etica della dimensione umana (N.B. vedi Il Trattato sull'emendazione dell'intelletto)

La riflessione metafisica dell'opera è finalizzata alla riflessione morale (intesa come "arte di vivere")

Questo emerge dalla stessa articolazione dell'opera che si divide in tre ambiti tematici divisi in 5 libri

La mente (II libro)

La libertà [etica] (III-IV-V libro)

DIO (I libro)

Il METODO di studio dell'opera

I ARGOMENTO: DIO [METAFISICA]

come dal titolo, GEOMETRICO

la matematica permetteva maggior rigore anche nella metafisica

la matematica era il linguaggio della realtà

usa definizioni, assiomi, teoremi, dimostrazioni, corollari, ecc

Il concetto di SOSTANZA

nella tradizione greco-medievale

Le proprietà della sostanza

SINOLO o FORMA aristotelica

In Cartesio

Dio come sostanza autosufficiente che non riceve esistenza da altro

MA gli fa derivare altre due sostanze. res cogitans e res extensa

AMBIGUITA': con Dio la Sostanza non necessita di altro per esistere, ma introducendo le due res egli affermò che la sostanza per esistere necessitava di una sostanza superiore, Dio

In Spinoza

supera Cartesio e vuole risolvere il dilemma

definizione rigorosa :sostanza è CIO' CHE 1) E' IN SE' e 2) PER SE' SI CONCEPISCE vale a dire ciò il cui concetto non ha bisogno del concetto di un'altra cosa da cui debba essere formato

1) E' IN SE': la sostanza deve la propria esistenza a se stessa

2) PER SE' SI CONCEPISCE: concetto che non ha bisogno di altri concetti per essere concepito

Piano ONTOLOGICO e LOGICO si uniscono: la sostanza gode di totale autonomia in entrambi i livelli di realtà

ETERNA

UNICA

INCREATA

INFINITA

Attributi metafisici che la tradizione ha attribuito sempre a DIO, e che Spinoza riconferma: per lui SOSTANZA = DIO

MA in realtà egli si stacca dalla tradizione: egli afferma infatti che DIO E MONDO NON SONO SOSTANZE SEPARATE, MA LA STESSA SOSTANZA, per questo egli sintetizzerà dicendo
che la sostanza è DEUS SIVE NATURA (Dio o Natura)

PANTEISMO (Dio=Sostanza=Natura) --> causa del possibile allontanamento dalla comunità ebraica di Amsterdam

ATTRIBUTI e MODI della Sostanza: servono a Spinoza per spiegare il legame tra Dio e Mondo

ATTRIBUTI

MODI

qualità strutturali/essenziali della Sostanza

Se Sostanza = infinita, allora attributi = infiniti

Ma l'uomo può conoscerne solo due

ESTENSIONE (o materia)

PENSIERO (o coscienza)

2 difficoltà di Spinoza

distinzione tra piano logico e piano empirico (dedotta logicamente non riesce a spiegare il loro legame con l'esperienza conoscitiva umana)

domanda irrisolta: perché se la Sostanza è sempre la stessa in tutti i suoi attributi, l'uomo ne scorge solo una minima parte? IL RISCHIO è di ridurre l'Assoluto della Sostanza alla sola comprensione o mal comprensione del soggetto umano

modificazioni particolari degli attributi: esistono e possono essere pensati solo come attributi della sostanza

Modificazioni dell'estensione = i singoli corpi

Modificazioni del pensiero = le singole menti e le idee

Se per CARTESIO esistevano sostanze separate, per SPINOZA mente e corpo sono parti della stessa sostanza

MA esistono delle difficoltà: come spiega Spinoza il passaggio da ATTRIBUTI (infiniti) a MODI (finiti)?

Prova a superare questa difficoltà inserendo fra i due estremi (Inf e fin) un'ulteriore distinzione: I MODI POSSONO ESSERE

MODI INFINITI: ossia proprietà strutturali degli attributi (es. dall'infinito attributo dell'estensione ne seguono "il movimento" "la staticità", ecc; mentre da quello del pensiero ne seguono "la volontà", "la conoscenza", ecc)

MODI FINITI: esseri particolari (es. il mio corpo e la mia idea)

Immagine esemplificativa

ATTRIBUTI = estensione acquatica

MODI INFINITI = movimento incessante del mare

SOSTANZA = sconfinato oceano

MODI FINITI = singole onde

Spinoza usa per spiegare il legame tra SOSTANZA o NATURA e ATTRIBUTI E MAODIFICAZIONI

NATURA NATURANTE

NATURA NATURATA

Dio e i suoi attributi, considerati come causa

L'insieme dei modi visti come effetto

Non fa che ribadire panteisticamente che la NATURA, essendo SOSTANZA e dunque unica realtà esistente, risulta contemporaneamente madre e figlia (ossia causa ed effetto) di se medesima

Da qui derivano due concetti metafisici innovativi per Spinoza

1) Dio non è più causa transitiva (ossia un'attività produttiva il cui prodotto esiste fuori di sè --> Tradere =tansitum=transitare per) ma causa immanente ossia una causa il cui prodotto esiste in se stessa

2) Dio è causa libera e necessitata allo stesso tempo: non nel senso che avrebbe potuto anche non creare il mondo, ma nel senso che egli agisce seguendo le sole leggi della propria natura senza condizionamenti esterni

dal momento che nulla è fuori di Dio, Dio non "crea" qualcosa di diverso da sé, ma piuttosto si modifica esprimendosi in infiniti modi determinati

Libero = agisce senza costrizioni; Necessitato = agisce secondo le leggi immanenti al suo essere

la libertà di agire di Dio STA nella sua necessità: tutto ciò che Dio può lo fa e lo fa necessariamente

Domanda possibile MA irrisoluta

Ma perchè allora ad un certo punto l'infinito si finitizza? (Hegel, 1800, cercherà di rispondere)