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LA CONTROVERSIA DI VALLADOLID, è un dibattito che si svolse a Valladolid…
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è un dibattito che si svolse a Valladolid nel 1550 e nel 1551, sotto ordine di Carlo V, e vide opporsi:
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Il problema in questione era la conversione degli indiani, la fine dei loro modi di vita e dei comportamenti presenti nella loro società, tutto ciò sotto il dominio degli spagnoli, ma le due figure in questione aspiravano a metodi di conversione differenti
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il dibattito si concluse senza una finale risoluzione, ma per alcuni versi entrambe le parti risultarono vincitrici
Inoltre questo dibattito portò ad una sistemazione della precedente legislazione nelle "Nuevas Leyes de America".
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Egli afferma che sarà sempre giusto che queste civiltà siano sottomesse all'autorità di nazioni già colte e umane, in modo che grazie alle virtù di quest'ultimi, essi si abituino ad una vita più umana e in caso essi rifiutino questa autorità la si può loro imporre tramite le armi e questa sarà considerata guerra giusta come dimostra il diritto naturale.
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- Per il loro bene, gli indiani devono essere posti sotto controllo degli spagnoli visto e considerato che quando essi governano da soli, violano le regole della morale naturale.
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- La necessità di impedire, anche attraverso la forza, il cannibalismo e altri comportamenti antiumani svolti dalla civiltà indiana.
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- L'obbligo di salvare le future vittime dei sacrifici umani, anche questi svolti dagli indiani.
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- L'ordine di evangelizzare
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Egli afferma che non esistono nazioni al mondo che, condotte all'ordine possano diventare civilizzate e pacifiche, in particolar modo se si segue una delle vie che è propria e naturale degli uomini: quella dell'amore e della dolcezza.
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Egli risulta a favore alle applicazioni della filosofia di San Tommaso D'aquino, la quale prevede che :
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- una società è un dato della natura, tutte le società hanno uguale dignità.
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- Non si ha il diritto di convertire con la forza , in quanto la propagazione della fede deve avvenire in maniera evangelica.
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Si oppone alle tesi espresse da De Sepùlveda, affermando che:
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- La razionalità degli indiani si manifesta attraverso le forme della loro civiltà .
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2.Nelle abitudini indiane non troviamo una crudeltà maggiore di quella presente nel Vecchio Mondo o nel passato della civiltà spagnola.
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