Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
Clima: consumo di carne da dimezzare (Il danno ambientale al Pianeta è…
Clima:
consumo di carne da dimezzare
Il danno ambientale al Pianeta è talmente grave da minacciare l’intero ecosistema e la salute delle persone, se non si intraprendono azioni urgenti.
Colpa degli attuali modelli di produzione e consumo, che non sono più sostenibili
Allevamenti intensivi
responsabili del 15% delle emissioni di gas serra riconducibili all’attività umana
anidride carbonica
metano
protossido di azoto.
L'impatto della carne
bovina
Quasi l’80% di tutti i terreni agricoli sono utilizzati nelle coltivazioni per la produzione di mangimi e a pascoli
terreni agricoli utilizzati per produrre mangimi stanno eliminando foreste e aree incontaminate, e di conseguenza la biodiversità.
Per quel che riguarda il
consumo di risorse idriche
Carne bovina: 15.415 litri
Pollame: 4.325 litri
Legumi: 4.055 litri
Verdura: 322 litri
Rapporto di produzione
efficienza energetica
1,9% delle calorie dei mangimi si converte in prodotto animale
Ogni 77 proteine
contenute nei
mangimi
che potrebbero essere usate per l’alimentazione umana,
solo 58 finiscono nella bistecca.
oltre il 20% di tutta la produzione annuale viene persa lungo l’intera filiera,
a partire dall’azienda agricola, durante il processo di trasformazione e lavorazione, nei negozi, i ristoranti e in ambito domestico.
buttiamo via l’equivalente di quello che oggi mediamente consumano un miliardo e mezzo di persone.
Dove si consuma più carne.
Con il miglioramento delle disponibilità economiche,
negli ultimi 50 anni il consumo di carne (manzo, pollo, maiale) si è impennato.
Negli anni Sessanta il consumo medio a persona in
Cina
era inferiore a 5 chili all’anno, oggi è salito a 60
In
Brasile
, invece è raddoppiato dal 1990 a oggi
I primi in classifica sono Australia, Stati Uniti, Argentina e Nuova Zelanda: oltre i 100 chili all’anno per abitante (neonati compresi)
nel mondo dal
1960 al 2017
la produzione è aumentata del
371%
L’industria della carne: un’occupazione Ue da 7 milioni di persone
secondo l’Onu, senza correttivi entro il 2050 il consumo di carne bovina aumenterà del 69%
entro il 2050 bisogna ridurne il consumo del 50%
per invertire la tendenza bisogna fare i conti con l’industria della carne e la sua lunghissima filiera
Allevamenti
Macelli
Trasformazione
Confezionamento
Trasporti
Grande distribuzione
L’occupazione che ognuno di questi settori garantisce è enorme
Come mantenere l’occupazione dimezzando la produzione?
rimuovere i sussidi economici statali al settore zootecnico nei paesi più sviluppati, riconvertire i terreni dove le produzioni di mangimi stanno sfigurando il pianeta, e contemporaneamente dare più attrezzature a quelle popolazioni dove c’è un allevamento di sussistenza per renderlo più profittevole.
1 more item...
Gli effetti sulla salute
la Ricerca sul Cancro basata su 800 studi epidemiologici ha definito le carni rosse come potenzialmente cancerogene (gruppo 2A) e quelle trasformate (affumicate, salate, stagionate) come certamente cancerogene (gruppo 1).
Mangiare drasticamente meno carne rossa protegge la nostra salute e quella del pianeta
Secondo gli esperti si può dare a tutti le proteine che servono aumentando del 20% la produzione di legumi, e l’equivalente valore calorico coltivando più grano, riso, patate, che richiedono anche un minor consumo di risorse