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La COLLETTIVITÀ dell'UOMO e la CRITICA RELIGIOSA (CRITICA ai…
La COLLETTIVITÀ dell'UOMO e la CRITICA RELIGIOSA
VITA MORALE
La
libertà
è spontaneità
Le
passioni
sono impulsi naturali
passioni dirette
dipendono da piacere e dolore
passioni indirette
non dipendono direttamente da piacere e dolore
sono il vero movente dell'azione
non è possibile dominare le passioni con la ragione, ma solo con altre passioni
La
morale
si fonda sul sentimento
FONDAMENTO DELLA MORALE
non spetta alla ragione giudicare
morale o immorale
un'azione
la bontà genera sensazioni piacevoli, mentre la malvagità ne genera di sgradevoli
UTILITÀ COLLETTIVA
sentimento universale e disinteressato:
simpatia
tendenza naturale a "soffrire insieme"
la volontà controlla gli istinti egoistici e conduce alla
felicità
e alla
giustizia
sulla giustizia si fondano tutte le
virtù
e l
'obbedienza
ESTETICA
EDONISTICA: il
bello
è ciò che provoca soddisfazione, ovvero è
piacevole
, il
brutto
è
spiacevole
il gusto estetico si fonda sul
SENSO COMUNE
VITA SOCIALE
non esistono leggi razionali e universali che la regolano
no
teoria del
contratto sociale
la
società
è una
creazione dell'uomo
, per ragioni passionali e utilitaristiche
interesse di tutti, quindi presenza di
doveri
istinto
appartenenza alla società
CRITICA
ai
FONDAMENTI RAZIONALI RELIGIOSI
la
prova ontologica
confonde l'esistenza
la
prova cosmologica
applica il principio di casualità al di fuori dell'esperienza
la prova dell'
ordine dell'universo
non è supportata dall'esperienza
la religione è la risposta alla
paura della morte
politeismo
: immaginazione di esseri simili agli uomini
monoteismo
: interesse per favori di una divinità più potente
Sara Bussolari