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I PERSIANI (4. La Prima guerra persiana (4.2 La grande vittoria ateniese…

- - - - Le notizie di una nuova spedizione persiana si fecero sempre più allarmanti e quindi le principali poleis greche decisero di allearsi. Sparta e Atene formavano il cuore della resistenza insieme ad altre 29 città e si riunirono a Corinto dove decisero di formare una lega comune contro il nemico: la Lega di Corinto . Altre città avevano invece preferito di stipulare alleanze con i Persiani.
        Nel 480 a.C l'esercito persiano attraversò il Bosforo, mentre la loro flotta sbarcò sulle coste della Grecia, per questo i greci, per difendersi, si accostarono nelle Termopili dove ci sono due passaggi molto stretti, mentre ce ne è un terzo più largo, ma c'è un muro il che permette all'eercito greco di difendersi meglio. L'esercito era composto dalle 300 guarde del corpo del re di Sparte, Leonida, e da 4000 soldati provenienti da altre poleis i quali cercavano un pretesto pern non partecipare alla guerra. Anche gli spartani preferivano non partecipare a questa spedizione, ma se l'avessero fatto avrebbero perso sia l'alleanza sia la guerra. Leonida fece costruire anche un flotta navale per distruggere quella persiana
    - - La resistenza degli spartani alle Termopoli si rivelò lunga e infruttuosa, ma decisiva sia per la determinazione dei greci sia sull'idea dei persiani sui greci i quali erano convinti di vincere subito, ma i greci per i primi due giorni riuscirono a contrastarli. Una notte un comandante persiano riuscì ad aggirare i greci grazie ad un passaggio lasciato indifeso. Qundo i persiani scesero a valle e i greci se ne andarono tutti tranne gli Spartani i quali morirono con le armi in mano. La morte dei guerrieri spartani lasciò un segno e rianimò lo spirito dei greci per difendere la loro patria. Nel campo di battaglia fu scolpito un leone in marmo in onore dei caduti.
    - - Gli ateniesi che erano sempre riusciti a sconfiggere la flotta persiana dopo la perdita delle Termopili fu costretta a ritirarsi nell'isola di Salamina insieme al resto dell'alleanza. I greci disciìutevano sempre su quale mossa fare, ma Temistocle sapeva che la battagli doveva concludere prima che l'allenanza si sciogliesse quindi riuuscì a convincere i greci ad attaccare i Persiani. Quest'ultimi attaccarono i greci nelle acque dell'isola di Salamina, ma vennero sconfitte con l'astuzia di Temistocle perchè lui fece finta di fuggira dalle navi dei persiani, ma era un statagemma per infilarsi in piccolo stretto di mare ed uscira zenza far uscire i ersiani dato che avevano le navi troppo difficili da manovrare. Così i persiani vennero sxonfitti di nuovo e proprio Serse era talmente sicuro di vicere che si fece costrire un trono per ammirare lo spettacolo, ma ammirò soltanto la sua disfatta.
    - - Dopo la battaglia di Salamina i greci arrestarono i tentativi di conquista dei persiani e Serse per evitare di fomentare le ribellioni nei paesi sottomessi non riportò la notizia della sconfitta e andò in Asia lasciando in grecia la maggior parte dell'esercito. I greci ne approfittarono e decimrono i persiani nella guerra di Platea comandati dal generale Pausania avvenuta nel 490 a.C. I persiani comandati da Mardonio,dopo questa sconfitta, smisero di cercare di conquistare la Grecia per sempre. I greci allora si impegnarono nella ricostruzione delle città distrutte, tutto questo dopo la ripresa di Mileto avvenuta 15 anni prima.
    - - Mentre i greci combattevano la minaccia persinana i Cartaginesi decisero di approfittarne per conquistare tutta la Grecia inviando la massima parte dei mercenari, africani, spagnoli ed etruschi, al comando di Amilcare.data la situazione i greci si allearono sotto la guida delle poleis di Siracusa e Agrigento, entrambe sotto il governo di tiranni. I cartaginesi furono sconfitti furono sconfitti nel 480 a.C. e gli Etruschi nel 474 a.C.. Così il sistema politico greco si affermò superiore sia sui persiani sia sui cartaginesi e così, per la Grecia, ci fu un periodo di grande prosperità che interessò soprattutto Sparta e Atene. Per quest'ultima si aprì un periodo di fioritura economica che non avrebbe avuto pari nella storia greca.