CARATTERI GENERALI DEI MOSAICI BIZANTINI
Gesti ripetuti
Bidimensionalità
Frontalità
Abiti preziosi
Nell'arte bizantina possiamo notare che vi è una ripetizione degli stessi gesti, poichè in quel epoca tutto ruotava attorno al cristianesimo.
Nell'epoca Paleocristiana era molto frequente l'utilizzo di abiti preziosi, poiché all'interno della chiesa tutto era molto ricco.
Gli autori di questi mosaici sono vissuti molti secoli prima dell'invenzione della prospettiva, possiamo notare però che cercavano di rappresentare la realtà come la vedevano.
Nelle rappresentazioni possiamo notare che vengono sempre raffigurate frontalmente, anche questo a causa dell'assenza della prospettiva.
Gli sguardi sono fissi
Elementi vegetali
Monocromia degli sfondi
Mancanza di un piano d'appoggio
In tutti i mosaici dell'arte Bizantina gli sguardi sono fissi per la mancanza di tecniche e per l'approssimazione della realtà.
La maggior parte dei mosaici ha come sfondo l'oro per accentuare la ricchezza dell'anima.
Gli elementi vegetali, salvo alcune raffigurazioni, sono a scopo ornamentale e riempitivo .
Le figure, in tutti i mosaici di quest'epoca, risultano come fluttuanti in assenza di un piano d'appoggio.
Esempi
Basilica di San Vitale a Ravenna
I mosaici del presbiterio raffigurano Giustiniano e la moglie affiancati dai dignitari e dalle dame di corte su sfondo oro. L'evento non è mai accaduto. Gli imperatori vengono raffigurati nell'atto di porgere le offerte all'altare, sembrano delle divinità.
Le figure sono frontali in abiti cerimoniali. Vi è il libro dei vangeli dalla copertina gemmata e una croce. Manca della ambientazione architettonica ed è utilizzata la bidimensionalità e la ricchezza di colori e vesti.
Basilica di Sant'Apollinare in Classe
Nell'arco trionfale in un cielo blu profondo vi è il busto di Cristo e i quattro segni degli evangelisti a cui sottostanno dodici pecorelle.
Nel catino vi è una croce gemmata su sfondo blu avvolta da una corona gemmata. Lo sfondo è oro e vi sono le apparizioni dei profeti Elia e Mosè e i tre discepoli: Pietro, Giovanni e Giacomo. Al centro vie è un oratore, il primo vescovo di Ravenna, e le pecore, i suoi seguaci.
Sono tutti raffigurati frontalmente e sono in un paesaggio definito puro e raffinato ornamento.