L’eroe Claudio Cantelmo, sdegnoso della
realtà borghese e che vuole generare il superuomo,
futuro re di Roma
L’eroe va a cercare la donna con cui generare il futuro superuomo in una famiglia della nobiltà in piena decadenza, l’eroe cerca colei che dovrà essere la sua compagna fra le figlie del principe montaga. Il vitalismo esasperato, l’attivismo eroico sembrano solo essere tentativi per rimuovere l’immagine della morte che ossessiona e affascina lo scrittore, però essendo in quest’inferno della decadenza sicuro di trarne vigore per la sua impresa invece ne rimane prigioniero. Canteremo non riesce a scegliere fra le tre principesse: inizialmente sceglie Anatolia, colei che maestosa e la forza interiore di una regina ma non può seguire l’eroe in quanto è legato al triste destino della tua famiglia della quale si deve occupare; l’eroe allora sceglie Violante che si sta uccidendo lentamente con i profumi ed è l’immagine della femme fatale, non feconda, di un eros perverso, distruttivo e crudele. Nonostante gli intenti i protagonisti dannunziani restano sempre deboli e sconfitti incapaci di tradurre le loro aspirazioni in azione infatti la vergine delle rocce doveva essere solo il primo romanzo di un ciclo di gigli, ma come nei suoi eroi questi romanzi non furono mai scritti.